Anno nuovo, battaglie vecchie, a Cervino, maggioranza e parte dell’opposizione si scambiano “gli auguri” a suon di manifesti. Li vogliamo analizzare in quanto ci paiono interessanti.
L’opposizione utilizza l’arma dell’ironia per sottolineare alcune defaillance, ma non solo. Si va dall’accusa, scritta a caratteri maiuscoli, di aver portato il mare a Cervino e quindi, secondo la maggiore forza di opposizione, aver così perso i contributi per calamità naturale. Ancora si ricorda della “magica annessione” del territorio maddalonese. In chiave umoristica sempre, si ricorda delle due volte che la bandiera italiana è stata posta a colori invertiti parlando di gemellaggio ungherese, la prima volta con il manifesto per le congratulazioni al sindaco neo consigliere comunale e la seconda volta con le luminarie poste al municipio. Sempre in ottica “geopolitica” si ricorda dell’errore sul sito comunale con la dicitura provincia di Avellino. Un piccolo affondo nel ricordare che pezzi di maggioranza si sono persi, come persi, per forza cervino, 3 milioni di finanziamento. Poi ancora una battuta al vetriolo: “Ma in questi momenti bui c’è stato QUALCUNO che ha FATTO LUCE su tutto ma … luce senza bolletta”. Con il manifesto Forza Cervino ha pure ricordato il brutto episodio della porta danneggiata da un “botto”, derubricato a tric trac. Alla fine un augurio sempre in chiave ironica: “BRINDATE, FESTEGGIATE, DIVERTITEVI, MA PER CARITA’ L’ANNO PROSSIMO RIPOSATEVI”.
Cosa si può dire di un manifesto così, certo l’arma dell’ironia è sempre azzeccata, anche se in questo momento storico forse abusata, fin troppi comici si sono montati la testa; però mettere assieme alcuni casi che effettivamente fanno sorridere con cose un po’ più serie come i finanziamenti persi, magari in questo caso bisognerebbe essere meno ironici e informare per bene il “popolo” di quello che è effettivamente accaduto. Ancora sottolineiamo che è vero che alcuni errori non sono tutti imputabili all’amministrazione, come nel caso del sito, in quel caso effettivamente l’errore è stato commesso dalla società che se ne sta occupando che non è la Asmez napoli come indicato in un primo momento sempre sul sito, ma la Asmenet Campania. Cosa che noi facemmo notare e che è sfuggita agli autori del manifesto.
Ovviamente non poteva mancare il manifesto di risposta, dobbiamo dire che è veramente lungo, inevitabile certo per dimostrare le tante cose fatte in questi 18 mesi, però magari si potevano sottolineare le più importanti, insomma dire che si asfaltata una strada ci pare di essere nell’ordinario, si poteva pure evitare di inserirlo nell’elenco.
Il tono del manifesto è secco e votato immediatamente all’attacco con un “NOI CI INDIGNIAMO” scritto per ben due volte nel giro di un paio di righi.


Sembra di ricordare il “resistere, resistere, resistere” di borrelliana memoria. Il tentativo sembra quello di unire la comunità contro quello che viene definito clima di violenza, di intimidazione, di creazione di sospetti e via così; senza però indicare chi è il violento, l’intimidatore, il sospettoso. In un’unica parentesi tonda viene inserita l’uccisione del sindaco G. Piscitelli, la macchina della finanza incendiata, le minacce di morte al sindaco C.Piscitelli, la bomba carta, il manifesto funebre a De Lucia; cose che sono però scollegate tra loro, e facciamo difficoltà a vedere un unico disegno criminoso. Comunque tra le opere “fatte” ne elenchiamo noi alcune che ci sembrano significative: finanziamento di un milione di euro per la scuola elementare Don Domenico Valentino, l’impianto fotovoltaico per la scuola materna Capasso, la rimozione di vent’anni di detriti in località San Marzano, con creazione di isola ecologica, rifacimento rete idrica Cervino capoluogo, riqualificazione della piazza Razzani di sopra, approvazione di un progetto preliminare di opere di assetto idrogeologico, ottenimento di un finanziamento di 3 milioni e passa di euro per la costruzione dell’intera rete idrica.
Si ricorda poi che Giovanni De Lucia e nuovo consigliere provinciale dopo quelle avvenute nel 1978 da Salerno e 2010 da Piscitelli, elezione questa che secondo gli autori del manifesto dovrebbe inorgoglire tutti, nell’ottica appunto di compattare la comunità; è pur vero però che le prime due elezioni è stato il “popolo” ad esprimersi, e le province avevano più peso specifico rispetto ad oggi, De Lucia con tutto il rispetto è consigliere per surroga.