Arienzo, come è noto, in questi giorni da un punto di vista politico vive momenti di fibrillazione con lo “smarcamento” dei tre consiglieri da ArienzoèTua pur rimanendo in maggioranza; ora il pallino è nelle mani del Sindaco Guida che dovrà decidere come muoversi.

E’ indubbio che Arienzo Condivisa sia nata per avere qualcosa in più in termini di visibilità, certo sempre nell’interesse degli arienziani. Però, sembra, la posizione di Davide Guida, come quei governi parlamentari di centro-sinistra degli anni ’90 quando la linea la dettavano quei “cespugli”, così si chiamavano i partitini che avevano lo 0,%, che però la minaccia di passaggio dall’altra parte dell’emiciclo parlamentare li ponevano in condizione di essere più influenti dei partiti di maggioranza sopra il 25%.

Il punto allora è capire cosa vorrà fare Davide Guida? Non può certo far finta che non sia successo nulla, altrimenti è bello che finito, in quanto basterebbe ai tre “condivisi” di passare in minoranza o protocollare le dimissioni e fine giunta, ma sarebbero loro a dettare i tempi della crisi. Altra opzione potrebbe essere quella di “sacrificare” uno dei suoi assessori in giunta e far spazio ad uno di Arienzo Condivisa, un rimpasto insomma, ma questo creerebbe dei malumori proprio tra i suoi e comunque nulla gli eviterebbe di farsi dettare l’agenda politica dai tre, un sindaco sotto scacco. Una opzione, seppur machiavellica e di difficile attuazione potrebbe essere questa: i 5 consiglieri di ArienzoèTua presentano una mozione di sfiducia al sindaco Guida (concordata con lui ovviamente) nella quale presentano il programma quale deve attenersi il sindaco per i prossimi anni, in questo modo porterebbero allo scoperto Arienzo Condivisa, in quanto se appoggiano la sfiducia si va alle elezioni in primavera, se invece non appoggiano la mozione di sfiducia, e quindi “sottoscrivono” il programma dei prossimi anni, non potranno agevolmente sfiduciarlo in futuro o “andare dal notaio” troppo facilmente, anzi nel qual caso si assumerebbero la responsabilità di aver disatteso un programma, mo ci vuole, condiviso. Altra opzione, pensiamo l’ultima, sono quelle delle dimissioni del sindaco, Davide Guida potrebbe prendere atto che la maggioranza uscita dalle elezioni di maggio di due anni fa non c’è più, dettare i tempi della crisi e andare alle elezioni prossime forse persino più forte di due anni fa. Alle scorse elezioni fu accusata la lista di Arienzoètua di essere troppo sanfelicentrica, che Davide Guida una volta eletto avrebbe dovuto farsi dettare la linea da Pasquale De Lucia; scaricherebbe tutta la responsabilità sulla fine anticipata della “legislatura” su Arienzo Condivisa e li isolerebbe, difficilmente pensiamo che possano entrare i tre di Arienzo Condivisa in una eventuale lista con Peppe Guida in quanto quest’ultimo poi dovrebbe rivolgere a sé le critiche che due anni fa rivolgeva a Davide Guida. Certo è evidente che le elezioni sono sempre una incognita, ma sembra che già l’amministrazione Guida sia entrata in un incognita bella grossa.

Questa primavera come si sa sono tanti i comuni che andranno al voto saranno 1300 circa, alcuni dei quali molto importanti ci sono dei capoluoghi di regione come Napoli ad esempio. Potrebbe essere anche il caso che tra questi si possa aggiungere Arienzo? Il termine ultimo per lo scioglimento anticipato del comune è il 24 febbraio (legge n. 120 del 30 Aprile 1999) per partecipare alle elezioni della prossima primavera, che si terranno tra il 15 Aprile e il 15 Giugno, se si vuole evitare il commissariamento, ma viste le procedure burocratiche che servono per le dimissioni del sindaco in realtà il tutto dovrebbe svolgersi entro pochi giorni.