ARIENZO ELEZIONI: DIMISSIONI Sì O NO? QUANDO? UN POSSIBILE ESCAMOTAGE.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 30 Giugno 2020
Elezioni regionali a meno di due mesi oramai che portano per la Valle di Suessola e Arienzo in modo particolare l’interrogativo su cosa farà il sindaco Davide Guida, dimissioni o no, e se dimissioni saranno quando.

A nostro avviso, essendo il comune di Arienzo sopra i 5000 abitanti, il sindaco debba dimettersi per partecipare alla competizione elettorale regionale essendoci una chiara incompatibilità.
In base allo statuto del comune di Arienzo, o almeno alla versione che trovasi nel sito istituzionale, all’art.24 si dispone che le dimissioni del sindaco diventano efficaci e irrevocabili una volta decorsi 20 giorni dalla presentazione e non siano state ritirate.
Quindi il sindaco avrebbe tempo fino agli inizi di Agosto per presentare le dimissioni farle divenire efficaci e partecipare alle elezioni regionali. Questo però comporta un piccolo problema tecnico: il commissariamento lungo. Infatti questo significherebbe votare nella primavera del 2021 quindi parliamo di un periodo che va da un minimo di 8 a un massimo di 10 mesi di commissariamento.
Sarebbe curioso a nostro avviso che si voglia arrivare a questo, visto che, durante la parentesi tra il Guida I e II vi è stato un commissario in carica all’incirca un 10 settimane e pare che poi tutti i mali economico finanziari siano venuti da quella gestione.
Per evitare dunque il commissariamento lungo, il sindaco Guida dovrebbe dimettersi entro il 27 Luglio, quindi le dimissioni andrebbero presentate a nostro avviso entro il 4 luglio. Eh sì perché il 27 luglio il prefetto deve indicare i comuni al voto per la prossima tornata elettorale di Settembre e quindi le dimissioni devono essere già operative, teniamo poi presente che il 27 Luglio è un Lunedì, quindi le dimissioni devono arrivare sulla scrivania del Prefetto non più tardi del 24 Luglio. Ecco perché abbiamo indicato il giorno 4 termine ultimo per la comunicazione ufficiale delle dimissioni.
In verità un escamotage ci potrebbe essere. Attenzione non stiamo dicendo che il sindaco Guida voglia avvalersi dell’esempio che tra poco illustreremo, lo diciamo solo come eventualità utilizzata da altri sindaci nelle scorse elezioni. L’escamotage dunque sarebbe quello ad esempio di farsi multare e fare causa al proprio comune, in questo caso entrerebbe un conflitto di interessi che porterebbe alla decadenza del sindaco e quindi il comune sarebbe retto dal vice, il sindaco attenderebbe l’esito delle regionali e in caso di mancate elezioni ritirare la denuncia, pagare la multa e ritornare sulla poltrona. Vedasi caso sindaco di Agropoli.
Secondo noi però questo escamotage non può usarsi per Arienzo. Lo statuto sempre all’art.24 quando disciplina, tra le altre cose la decadenza, stabilisce che pure Giunta e Consiglio sono cessano dalla carica, con la differenza, rispetto alle dimissioni, che in questo caso non si avrà il commissario ma sarà il vice sindaco a gestire il comune fino alle prossime elezioni e la giunta e il consiglio rimarranno in carica temporaneamente fino a quel momento.
Come sempre vedremo come verrà gestita questa fase dal sindaco Guida, noi siamo dell’idea che il commissario sia da evitare quando ve ne sia la possibilità.