A Santa Maria a Vico la discussione in questi ultimi giorni riguarda un importante legge di carattere nazionale, ovvero la R.C.A.
Sia il Partito Democratico, che il Movimento 5 stelle, hanno invitato i cittadini ad apporre le proprie firme per due diversi disegni legge d’iniziativa popolare, ma aventi entrambi lo stesso scopo: quello di ridurre la polizza auto.
Ad accendere la miccia è il capogruppo di Forza Italia Pasquale Crisci che plaude all’iniziativa grillina e critica il PD di inseguire sul tema i penta stellati. Elio De Lucia esponente 5 stelle accusa il PD di vero è proprio furto e ringrazia l’attuale amministrazione comunale di apertura verso le proprie proposte. La risposta dalla sponda sinistra è affidata a Raffaele Grussu, segretario dei Giovani Democratici, che con prove documentali vuole dimostrare come la proposta piddina è arrivata prima in parlamento e quella del M5s non solo è successiva, ma è pure copiata.
Da scrupolosi quali siamo, abbiamo controllato sul sito “Openpolis”. Innanzitutto stiamo parlando di emendamenti alla legge denominata Decreto Destinazione Italia (Conversione in legge del decreto-legge 23 dicembre 2013 n°145). Quello del PD, primo firmatario l’on. Leonardo Impegno, è arrivato effettivamente prima in parlamento e precisamente il 05/02/2014 in commissione Finanze della Camera (Emendamento 0.8.624.31 al ddl C.1920). L’Emendamento del M5s a firma del sen. Sergio Puglia è giunto in parlamento il giorno 20/02/2014 in Assemblea del Senato (Emendamento 7.0.2 al ddl S. 1299).
Però non si può certamente dire che gli emendamenti siano simili. Quello del PD, se fosse passato, avrebbe obbligato le compagnie assicurative a riconoscere in sede di rinnovo o in caso di nuovo contratto una tariffa-premio più bassa prevista su tutto il territorio nazionale per la corrispondente CU; unico onere per l’assicurato: il non aver denunciato nessun sinistro in 5 anni. Inoltre le compagnie assicurative erano tenute a offrire un unico tariffario per tutta la rete di vendita, quindi a livello nazionale e non più provinciale. http://parlamento17.openpolis.it/emendamento/42578
Invece se fosse passata la proposta 5 stelle vi sarebbe stata la possibilità di scindere l’assicurazione in due: da un lato quella obbligatoria presso la Consap, insomma il fondo vittime per la strada, e dall’altro facendo salva la possibilità per l’assicurato di assicurare il proprio veicolo in modo facoltativo presso qualsiasi compagnia assicurativa. Questa possibilità di scissione però sarebbe stata possibile solo per gli assicurati alla prima classe di merito, con onere per l’automobilista dell’installazione della cosi detta “scatola nera” e comunque l’emendamento sarebbe stato attuato in via sperimentale per tre anni. http://parlamento17.openpolis.it/emendamento/49599
Passiamo ad esaminare le attuali leggi di iniziativa popolare.
Quella del “Comitato Promotore R.C. Auto Tariffa Italia” (composto da: Giovani Democratici Napoli, PD Campania, Associazione Radicale PerLaGrandeNapoli; ha aderito la Federconsumatori Campania) riprende in tutto l’emendamento dell’on. Impegno del PD.
La proposta di legge sullo stesso tema del Movimento 5 Stelle al momento è in discussione sul sistema operativo M5S LEX. I punti cardine sono tre, secondo quando possiamo apprendere da M5s Senato News, innanzitutto anche per il M5s vi saranno polizze e premi assicurativi più bassi per tutti i cittadini che non “hanno fatto incidenti”(sic!) nei 5 anni precedenti ed a prescindere dalla loro residenza sul territorio nazionale; secondo punto: istituzione di un’assicurazione pubblica in capo allo Stato affianco a quelle private; terzo: il divieto per le assicurazioni di imporre i prezzi, la durata del contratto e “di forzare i cittadini all’ acquisto di altri prodotti assicurativi insieme alla polizza rc auto”.