SMAV: LA RISPOSTA DEL SINDACO SULLA QUESTIONE DA NOI SOLLEVATA DELLA CAVA.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 25 Gennaio 2020
Ringraziamo il sindaco Andrea Pirozzi per la pronta risposta che pubblichiamo. Come sempre noi cerchiamo un dialogo con le amministrazioni e con Santa Maria a Vico dobbiamo dire che sempre abbiamo avuto un clima di ascolto alle nostre critiche e alle nostre domande, come in questo caso.
Lasciamo, come è sempre nostra politica, il comunicato senza nostro commento, in quanto è vero che cerchiamo il dialogo, come è altrettanto vero che lasciamo al nostro lettore tutte le analisi del caso e farsi la sua di opinione sena condizionamenti.
Questo il comunicato:
Alcuni concittadini ci hanno segnalato, con non poca preoccupazione, un post pubblicato sul blog “Il Pungiglione” sulla cosiddetta “Cava Balletta” e della sua messa in relazione alla cosiddetta “Cava Tavernole” nel tenimento del Comune di San Felice a Cancello, recentemente posta nuovamente sotto sequestro giudiziario. Il post si conclude con “noi non sappiamo se l’amministrazione comunale sia a conoscenza di questo sito e se lo è se è in grado di stabilire se siamo di fronte a un sito tipo San Felice o non vi è nulla da preoccuparsi. Noi insistiamo nel dire che i comuni della Valle di Suessola debbano far valere questa loro unità e cominciare a mappare il territorio e se non vi sono uomini a sufficienza farsi aiutare dalle associazioni presenti”.
Ebbene il blogger, come chiunque altro, può valutare autonomamente le condizioni di pericolosità del sito “Cava Balletta”; lo può fare attraverso i seguenti “open dat”a: http://viavas.regione.campania.it/opencms/opencms/VIAVAS/VIA_files_new/Progetti/prg_8164_prot_2017.735168_del_08-11-2017.via
Il sito di Cava Balletta, allo stato attuale, quantomeno secondo le analisi eseguite dal laboratorio Spin Off dell’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli” (già Seconda Università degli Studi di Napoli), denominato “Environmental Technologies s.r.l.”, su incarico dalla società “L’Elianto srl”, non desterebbe particolari preoccupazioni: il materiale solido estratto presenta “il non superamento dei valori limite fissati dalla normativa vigente (D.Lgs. 152/2006, Allegato 5 alla Parte IV – Tab. 1/B)”; “Tutti i campioni analizzati risultano conformi ai valori limite ai sensi dell’allegato 3 del D.M. 5 febbraio 1998 e s.m.i.”; “I risultati delle analisi chimiche effettuate sui campioni di acque sotterranee sono stati confrontati con i valori delle CSC relative alla Tabella 2 dell’Allegato 5 Titolo V, Parte IV del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152” e “dalle informazioni raccolte mediante le analisi delle acque sotterranee, si ritiene ragionevole escludere la possibilità di contaminazione dell’acquifero soggiacente all’area di cava” (si veda l’elaborato RE.13 ed relativi allegati tra gli “open data”).
Inoltre, il Decreto Dirigenziale n. 94 del 12/07/2019, con cui viene autorizzato con prescrizioni il “Recupero Ambientale della Cava Balletta”, impone al proponente, precauzionalmente, la “esecuzione di un Piano di Caratterizzazione e tutti gli adempimenti di cui all’art. 242 comma 3 del D.L.vo 152/2006 e s.m.i., prendendo come riferimento la Tabella A dell’Allegato 5 alla Parte IV Titolo V del D.L.vo 152/2006 e s.m.i.”.
Quindi non soltanto sappiamo che i valori rilevati dei potenziali inquinanti del suolo sono inferiori a quelli di cui alla Tabella 1/B dell’Allegato 5 alla Parte IV Titolo V del D.L.vo 152/2006 e s.m.i. (valori soglia per siti produttivi) ma abbiamo la certezza di un ulteriore approfondimento delle analisi, sotto la sorveglianza dell’ARPAC; inoltre, qualora dovessero rilevarsi valori dei potenziali inquinanti del suolo compresi tra quelli della Tabella A (per siti non produttivi) e della Tabella 1/B dell’Allegato 5 alla Parte IV Titolo V del D.L.vo 152/2006 e s.m.i. saranno eseguite specifiche valutazioni del rischio residuo ed, eventualmente, operata una bonificata della cava.
Com’è noto la mia Amministrazione ha proposto ricorso avverso il provvedimento autorizzatorio perché l’obiettivo è che la Cava, preventivamente liberata dall’acqua e dai materiali di riporto, non sia utilizzata come discarica, sebbene per materiali non pericolosi, ma sia destinata ad accogliere esclusivamente “Terre e rocce da scavo” non inquinate.
Questo per chiarire che la situazione della Cava Balletta non solo è sotto osservazione ma è conosciuta per effetto delle indagini eseguite dai privati e sarà ulteriormente indagata sotto la sorveglianza dell’ARPAC.
Il sindaco Andrea Pirozzi