Siamo in debito con il nostro Lettore riguardo il consiglio comunale di Santa Maria a Vico in particolar modo la parte finale riguardante le due mozioni e l’interrogazione.

In particolar modo l’interrogazione riguardava l‘accessibilità universale, mentre le mozioni riguardavano uno l’uso dell’italiano per quanto riguarda la redazione di atti ufficiali del comune e l’altro l’individuazione di una struttura comunale da adibire ad hub per le vaccinazioni.

L’interrogazione è stata relazionata, male, da Cesare Piscitelli, cui consigliamo la prossima volta di leggere il testo dell’interrogazione. La risposta ovviamente è venuta dall’assessora Biondo, che ha fatto presente come dei passi avanti si sono fatti per quanto riguarda ad esempio via Appia con percorsi tattili per i non vedenti ad esempio. C’è la volontà di creare un osservatorio sulle disabilità.

Purtroppo notiamo poi come questo strumento dell’interrogazione viene usato male, ci sono dei tempi per presentazione e risposta, e va bene, non esiste la replica a quello che dice un assessore o il sindaco che risponde, ma esiste la dichiarazione di soddisfazione o meno, insomma l’interrogante deve dire se la risposta lo ha soddisfatto o non lo ha soddisfatto e perché. Qua non si capisce! Se non il fatto che Piscitelli vorrebbe partecipare e discutere di tutta la cosa con l’assessore e va bene pure questo, ma non c’era bisogno di fare una interrogazione in merito, bastava un messaggio su fb o su watsapp! Siamo certi che l’assessora Biondo avrebbe certamente dato una risposta in merito.

Riguardo invece la mozione della lingua italiana è chiaro e cioè come detto utilizzare l’uso esclusivo della lingua italiana riguardo gli atti amministrativi. L’assessore Affinita ha espresso il punto di vista della giunta chiedendo il ritiro perché è una mozione che riguarda il governo centrale. Proprio due parole due. Vorremmo giusto ricordare all’assessore che non si interloquisce con i consiglieri ma ci si rivolge alla presidenza ed è il presidente che dà o toglie la parola e soprattutto sebbene ci si conosca da anni, lo capiamo benissimo, in consiglio comunale, che è la casa dei cittadini, ci si rivolge a “colleghi” con il giusto rispetto, quindi no: “Igì, oh!”, ma “Consigliere Nuzzo mi sente?” e comunque ripetiamo è la presidenza che dà e toglie la parola.

Non entriamo nel merito della questione, ma non capiamo il motivo del perché bisogna mettersi contro, come poi chissà quale problema avrebbe comportato, sarebbe stato un segnale e comunque era un impegno e cioè per come l’abbiamo capita noi, non deve tradursi pedissequamente. Si è fatto l’esempio della parola “Recovery Fund” è ovvio che l’ente locale non potrebbe tradurlo nonostante la mozione fosse stata approvata, ma era giusto un impegno per gli atti propri del comune che riguardano il comune soltanto di utilizzare esclusivamente la lingua italiana. Noi l’abbiamo letta in questo modo.

Comunque notiamo come sulla mozione si è addirittura allargata la maggioranza con il Movimento 5 Stelle che ha votato contro.

Abbiamo una dichiarazione in merito del consigliere proponente la mozione Igino Nuzzo: Bocciata di nuovo una mozione presentata da Fdi. La maggioranza dimostra poca attenzione e sensibilità ai temi della politica nazionale. Dimostra di essere solo una sommatoria di voti senza essere ispirata da nessun spirito ideologico. Ciò che li tiene insieme è solo la gestione della cosa pubblica. Come può un paese essere governato senza nessun credo politico. Eppure questa volta si parlava di garantire costituzionalmente la lingua italiana.

L’ultima mozione presentata di Città di Idee presentata di Francesco De Lucia, interessante il fatto che il consigliere abbia presentato una propria esperienza personale nel fatto che in una struttura vaccinale di Maddaloni cui erano presenti tanti cittadini di Santa Maria a Vico. Si è poi aperta una discussione in merito anche vivace, il sindaco ha comunque fatto sapere che si è cercato di fare qualcosa del genere muovendosi anche per tempo mettendo a disposizione una struttura e vi sono vari incontri in merito. Ed è proprio questo che contesta De Lucia, nel senso che tutte queste attività vengono rese note ai consiglieri di minoranza nel momento del consiglio, ma non nel momento in cui vengono poste in essere, secondo De Lucia c’è uno strano modo di coinvolgere la minoranza.

Secondo il nostro parere, sindaco e maggioranza non devono avvisare le minoranze di ogni passo che fanno, ma su una questione come la pandemia, secondo noi invece dovrebbero. Questa è una battaglia, che come retoricamente si dice, si vince assieme e quindi secondo noi ogni passo riguardo il contrasto al covid va non solo portato a conoscenza immediata alle opposizioni, ma andrebbe anche coordinata l’azione dove è possibile con loro.

Pasquale Crisci ha fatto notare come qualsiasi proposta che fa l’opposizione trova un muro dall’altra parte e aggiungiamo noi curiosamente trova sempre la risposta dell’amministrazione con un: ma ci siamo già attivati, stiamo già interloquendo con alti livelli istituzionali, ecc.

Alla fine la mozione viene ritirata e quindi non posta in votazione, nonostante una certa confusione in merito, visto che a un certo punto si stavano pure facendo delle dichiarazioni di voto in merito. Ancora una volta il “salvataggio” della maggioranza viene dai 5stelle con Piscitelli che dichiara di non capire cosa si sta andando a votare visto che il sindaco aveva appena dichiarato di “muoversi” nella direzione della mozione. Momento davvero di confusione, con una minoranza poco compatta in queste occasioni quando bisognerebbe essere tipo falange.

Le mozioni dovrebbero proprio servire a creare problemi in maggioranza e ci pare invece che vengano fuori problemi in minoranza.