Consiglio comunale in San Felice a Cancello che si prospettava difficile per la maggioranza, con l’ennesima crisi annunciata, in particolar modo tra il sindaco Giovanni Ferrara e il presidente del consiglio comunale Corrado Colella.

Il consiglio inizia con la dichiarazione di indipendenza del decano Clemente De Lucia.

Davvero imbarazzante come in un comune importante come San Felice a Cancello, una banale votazione per un provvedimento, nello specifico un inversione di punti all’odg, ci sia voluto un 5 minuti circa per capire quanti e quali erano i favorevoli, astenuti e contrari!

Ma anche poi il tempo perso sulle modalità di tenere gli interventi con o senza mascherina, insomma so cose che si devono regolare nella capigruppo, e soprattutto in consiglio comunale è il presidente che deve decidere ste cose non la segretaria che ha solo una funzione redigente, il presidente del consiglio non è un orpello!

Comunque ritoranando al punto più interessante del consiglio comunale il punto 3 sulla modifica al regolamento della protezione civile, che aveva creato non poche fibrillazioni in maggioranza e proprio su questo punto dapprima invertito e infatti non a caso vi è stato un voto sul bilancio che ha visto la maggioranza non creare alcun problema.

Clemente De Lucia ha chiesto anche 10 minuti di sospensione prima di analizzare il punto.

Difficoltà che ci sono sembrate evidenti visto che nonostante i 10 minuti di pausa si è chiesto dai banchi della maggioranza un rinvio per chiarimenti. Errore nostro, abbiamo sopravvalutato i consiglieri. Infatti, Bernardo dall’opposizione ha ricordato come questo punto sia stato ampiamente discusso e in più sedi istituzionali comunali. Dopo l’intervento di Bernardo curiosamente spuntano una serie di problemi tecnici, quindi il “chiarimento” non è così necessario, la segretaria è intervenuta secondo noi sempre irritualmente, ma capiamo essendo l’italiano difficile da trovare nel consiglio, e ha sostenuto che il regolamento è privo della indicazione del responsabile della protezione civile, figura fondamentale. Anche l’opposizione si è convinta e si è rinviato il punto all’unanimità.

Quindi ricapitolando: sindaco e presidente del consiglio comunale si sono scornati sul nulla questa settimana mettendo a rischio la continuazione dell’amministrazione, si è chiesto una sospensione a questo punto su cosa non lo sappiamo, così come l’inversione dei punti 3 proprio sulla protezione civile e 4 senza senso. Bastava che il presidente del consiglio comunale molto pronto a rispondere a mezzo stampa agli avversari, poco pronto nel dirigere il consiglio, aprisse la questione del regolamento, spiegasse il problema, inversione dei punti 3 e 2, votazione, rinvio. Ma che ce vo?

Ci siamo fermati qui, il resto non ci interessa più di tanto. Capiamo a questo punto come mai parte della maggioranza era poco propensa a dar battaglia visto che il punto sulla protezione civile già sapevano sarebbe stato rinviato.

Tra sindaco e presidente del consiglio comunale si è arrivato dunque ad un armistizio fortunoso, vedremo se si trasformerà in una pace o nel preludio di una nuova guerra.