Proprio ieri abbiamo scritto di come i media in generale pongono l’attenzione su facezie e non su cose di più ampio significato. Ieri infatti parlavamo della polemica sterile della volontà dei partiti di destra di portare una corona di fiori al milite ignoto, piuttosto che, porre l’accento della volontà di rendere in qualche modo omaggio alla Repubblica antifascista.

Durante e dopo la manifestazione non sono mancate feroci critiche per la piazza di destra causa assembramento. Come si possa far rispettare il distanziamento sociale in una manifestazione di piazza ci pare qualcosa da premio Nobel. Certo si può criticare la destra sul fatto che se proprio si voleva scendere in piazza per utilizzare il 2 giugno per gridare “Conte Vaffanculo” si poteva attendere un altro giorno magari.

Certo immaginiamo sia complesso in questo periodo storico di campagna elettorale perenne impedire manifestazioni di piazza, visto che per il fatto stesso della “corona di fiori impedita” si è parlato di dittatura, bavaglio e fesserie cantando. Quindi figuriamoci non far svolgere una manifestazione seppur con la giustificazione del Covid-19. Che poi per alcuni è tutta fuffa.

Che sia impossibile rispettare il distanziamento nelle manifestazioni lo abbiamo visto pure con la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Codogno. Non si riesce. Un fatto umano. Anche se non abbiamo visto lo stesso stracciarsi le vesti per chi criticava la manifestazione di destra, forse perché già stracciate.

Certo pure Meloni, Tajani e Salvini quasi a scusarsi dicendo eh ma il 25 Aprile… nessun leader di sinistra è andato a Roma e lì dove si è scesi in piazza senza rispetto delle regole vi sono state segnalazioni alle forze dell’ordine e quarantena obbligatoria, comunque dire eh ma gli altri non rende lecito qualcosa.

Se andiamo a vedere le regole da oggi in vigore -3 Giugno- si dice che lì dove non è possibile all’aperto rispettare il distanziamento sociale la mascherina è d’obbligo. Bastava anticipare questa regola di un 24h ore prima, ma sappiamo che questo è un governo di geni.

Quindi non è proprio l’assembramento il punto di critica alla manifestazione di ieri ma semmai l’uso scorretto della mascherina.

Si poteva organizzare meglio la manifestazione di ieri? Probabilmente sì. Poteva evitarsi l’assembramento? Decisamente no! Ma questo vale per tutti!

Quindi come stiamo cercando di dimostrare in questi giorni si perde completamente il senso delle cose a guardare il futile e non l’utile. Il governo e i partiti di maggioranza avrebbero dovuto far notare l’ideologica incongruenza dei partiti di destra nel celebrare il 2 giugno, oppure nel trasformare questa importante giornata repubblicana in una banale contestazione governativa, con tutti i rischi del caso, assembramento o no, mascherina o no.

Fino a quando all’ufficio comunicazione della presidenza del consiglio abbiamo concorrenti del Grande Fratello non ci possiamo certo aspettare momenti di lucidità.