Per la nostra rubrica settimanale riguardante i fatti italiani è ovvio che non ci si può sottrarre dagli insulti che ha ricevuto Giorgia Meloni, se n’è parlato tanto quindi non stiamo qui adesso a ripetere come i pappagalli cose già dette, ma poniamo l’accento sulle offese continue che ricevono le donne, ma pure gli uomini.

Senza andare indietro nel tempo chissà di quanto, ma noi ricordiamo chiaramente le offese provenienti non da professori universitari, ma proprio da elettori di destra su Cecile Kyenge, dobbiamo anche ricordare gli insulti continui pure da certi giornali politicizzati – tipo Fatto Quotidiano – verso Maria Elena Boschi, oppure su Laura Boldrini con addirittura violenza pubblica su un palco della lega durante un comizio, vogliamo ricordare anche questa frase pronunciata non in una trasmissione televisiva o radiofonica ma in parlamento durante una seduta pubblica da un esponente del M5s: voi donne del Pd siete qui perché siete solo brave a fare i pompini.

Ma pure gli uomini sono spesso molto più di quello che si pensi oggetto di violenze verbali, come quando ad esempio Lilli Gruber offese Salvini sulla sua “pancetta”, per non parlare del neo ministro Brunetta da sempre insultato per la sua altezza.

Come secondo noi giustamente ha detto Giorgia Meloni commentando proprio l’esperienza negativa che le è capitata ha detto una cosa assolutamente giusta: chi si esprime offendendo in questo modo ammette implicitamente di essere inferiore.

Abbiamo però l’impressione che vi sia solidarietà ed attacco a seconda della visione politica, cioè va tutto bene per chi è di destra se ad essere offese so donne di sinistra e viceversa, abbiamo l’impressione che bisogna crescere molto ancora su questo punto.

Ci si vede alla prossima offesa, non ci vorrà molto.