Tutto è politica (Thomas Mann).

Anche in questo periodo di pandemia, che ha radicalmente cambiato il modo di intendere le relazioni interpersonali, non sappiamo nemmeno quando finirà e che tipo di società andremo incontro, la politica ha il suo primato.

Ci riferiamo agli “aiuti” che la Cina ha inviato e continuerà ad inviare in Italia per contrastare la diffusione del virus. Banale questione di solidarietà? NO! E’ politica.

Il regime di Pechino in questo momento ha bisogno di aiutare paesi come l’Italia per una serie di ragioni che provermo a spiegare.

Come tutti hanno dimenticato, Pechino è il colpevole morale della diffusione di questo virus, avendo addirittura fatto arrestare e portare alla morte i medici che hanno cercato  di avvertire il mondo del problema e sono (in)spiegabilmente scomparsi i giornalisti che hanno criticato la mala gestione del governo.

Se ad alcuni dei nostri lettori può sembrare eccessivo quello che abbiamo appena scritto rimandiamo ad un articolo sul regime cinese e aiuti di Domenico Letizia, giornalista, pubblicista e attivista per i diritti umani, che in pratica al mattino fa colazione con caffè e cornetto farcito di politica internazionale, un articolo scioccante che vi invitiamo a leggere: http://www.opinione.it/politica/2020/03/23/domenico-letizia_croce-rossa-cinese-yang-huichuan-facebook-covid-19-cina-europa-li-zehua-partito-comunista-cinese-sars-terzi-cctv/

Ritornando alla nostra analisi quindi cosa ha spinto Pechino a tenderci la mano visto che, un mese e mezzo fa, protestava energicamente contro il nostro governo per i maltrattamenti giornalieri che i cittadini cinesi ricevevano dagli italiani a causa del virus?

Analizziamo la cosa per punti:

  1. Reputazione. La Cina non sta aiutando solo l’Italia, ma pure Spagna e Belgio, Iran e Iraq e numerosi paesi africani, questo per trasformare la visione del mondo nei confronti del colosso asiatico da responsabile della pandemia a salvatore del mondo. I media cinesi stanno bombardando il popolo con versioni differenti della diffusione della pandemia raccontando come in Europa esista un focolaio italiano distinto da quello cinese, una sorta di Covid in salsa europea. Inoltre diciamocela tutta un paese che ha mentito al mondo sul virus, siamo proprio sicuri che hanno “sconfitto” il virus? Non a caso si parla di nuovi casi di contagiati nello Hubei di persone che avevano già contratto il virus!
  2. Divide et Impera. Cina, Russia e Usa hanno un solo obiettivo da una trentina d’anni a questa parte, mettere le mani sull’Europa, quindi disgregare l’Unione Europea è un passo fondamentale. Purtroppo l’Unione Europea non è stata all’altezza della situazione, le dichiarazioni di Legarde, che poi si è rimangiata, fanno ancora male e così anche la solidarietà europea è stata lenta: i paesi europei non sapevano se la sorte italiana sarebbe toccata pure a loro e quindi il materiale che l’italia chiedeva era fondamentale restasse nella propria disponibilità. In questo momento di perplessità si è inserita la Cina abilmente. Ma attenzione non solo aiutando l’Italia la Cina tende a destabilizzare l’Europa, non poi così difficile, ma anche a controllare in qualche modo il G7.
  3. Controllo economico e tecnologico strategico. La Cina non solo invia materiale medico, ma anche le aziende della telefonia cinese come Alibaba, Huawei e Xiami stanno inviando aiuti, questo è per ottenere vantaggi in futuro sulla linea 5G e addirittura sullo sviluppo di una rete cloud. Le implicazioni militari e di intelligence sono evidenti. Si potrebbe pensare a una qualche reciprocità, ma non è così, l’Italia ha aumentato le esportazioni in Cina solo dell’1% per via di quell’accordo definito via della seta, e probabilmente durante questa pandemia quel dato si è pure ristretto.

L’interventismo cinese ha portato Putin a rispondere e quindi ad inviare “aiuti” a sua volta nonostante in Russia i casi aumentino di giorno in giorno, e pure siamo davanti ad un regime che probabilmente mistifica i numeri. Putin ha bisogno dell’Italia per scrollarsi di dosso le sanzioni del 2014 dopo l’annessione della Crimea e la guerra contro l’Ucrania.

Tutto questo che abbiamo scritto si può sintetizzare come la famosa favola dell’uccellino de “Il mio nome è nessuno”:

LA  CONOSCETE LA STORIA DELL’UCCELLINO? MIO NONNO ME LA RACCONTAVA SEMPRE!
UN UCCELLINO CHE NON SA ANCORA VOLARE, DURANTE L’INVERNO, IN UNA NOTTE BUIA E FREDDA, RUZZOLA GIU’ DAL NIDO E FINISCE SUL SENTIERO.
POVERINO!
COMINCIA A GRIDARE: “PIO! PIO! PIO!” E STA PER MORIRE DI FREDDO MA, FORTUNA PER LUI, ECCO CHE ARRIVA UNA VACCA, LO VEDE E PENSA DI SCALDARLO. COSI’ ALZA LA CODA E… PLOF! UNA MARGHERITA BELLA E FUMANTE.
L’UCCELLINO AL CALDO E’ TUTTO CONTENTO MA… TIRA FUORI LA TESTOLINA E RICOMINCIA: “PI-PIO! PI-PIO! PI-PIO!” PIU’ FORTE DI PRIMA!
UN VECCHIO COYOTE CHE PASSAVA DI LA’, LO SENTE E ARRIVA DI CORSA – “mamma mia!” – ALLUNGA UNA ZAMPA E LO TIRA FUORI DALLA CACCA. LO PULISCE BEN BENINO, LO GUARDA E POI… GNAM! SE LO INGOIA IN UN SOL BOCCONE!

Morale?

NON TUTTI QUELLI CHE TI BUTTANO DELLA MERDA ADDOSSO LO FANNO PER FARTI DEL MALE. NON TUTTI QUELLI CHE TI TIRANO FUORI DALLA MERDA LO FANNO PER FARTI DEL BENE… MA SOPRATTUTTO: QUANDO SEI NELLA MERDA FINO AL COLLO, NON GRIDARLO AI QUATTRO VENTI… STA’ ZITTO!