Sia chiaro non è il momento delle polemiche, ci sarà quel momento e noi ne avremo a bizzeffe da dire, ma questo è il momento invece di essere compatti attorno al governo, che sia altrettanto chiaro non ci piace, composto da individui dal dubbio curriculum, dj falliti e bibitari altrettanto falliti, oltre altri essere mitologici e roccocasalinovari.

Ma quando esiste una emergenza di qualsiasi tipo, reale o solo percepita che sia, ci si stringe a supporto delle istituzioni e ci si pone in una posizione di supina obbedienza. Quindi, questo è il mio governo. Poi come detto ci sarà il ritorno alla normalità e allora in quel caso non si faranno sconti a nessuno.
Quello che però possiamo e vogliamo far notare in questo frangente è l’assoluta e dilettantesca gestione dell’informazione.
Da quando questo virus ha fatto la sua comparsa in Europa sembrava che l’Italia fosse in prima linea per debellare il morbo, vi ricordate? Primi ad isolare il virus. Che poi in verità primi non si sa in quale categoria visto che tutto il mondo creato aveva già isolato il virus.
Poi sembravamo immuni, fino a un mese fa solo una coppia di turisti cinesi che si trovava nel nostro Paese era contagiata e subito si sono attivate le misure di sicurezza … fino al patatrac.
Nei primi momenti della presenza del virus in Italia abbiamo avuto, come sempre nel paese dei Guelfi e Ghibellini, due tesi contrapposte, da un lato il governo che invitava a non drammatizzare è tutto sotto controllo, con le regioni però e le grandi città che andavano ognuno per fatti loro, cosa assolutamente “normale” visto che la sanità è divisa stupidamente in 20 regioni e che crea solo un buco nero nei bilanci regionali. I cittadini da subito hanno avuto due tesi contrastanti: normalità/preoccupazione dalle istituzioni e poi ci si sono messi anche gli esperti del settore tipo Burioni, Capua ad esempio a dire da un lato è una cosa seria prendiamo gli opportuni provvedimenti, dall’altro al no è una influenza solo un poco più fastidiosa. Poi ci si sorprende che ci sono cittadini che vanno a razziare i supermercati, ci pare un atteggiamento assolutamente ovvio.
Un governo che non sia composto da dj e bibitari avrebbe preso un tizio del Comitato scientifico presentato alla Nazione tutta e detto ai cittadini, fate quello che dice questo tizio giusto o sbagliato che sia, perché noi governo seguiamo le sue indicazioni.
Mettiamoci poi che il sistema Italia non funziona, altro che ridurre i Parlamentari qua bisogna rifare tutto. Non è normale che un presidente di Regione eletto direttamente dai cittadini e quindi moralmente sentendosi superiore ad un presidente del consiglio scelto dai partiti in parlamento faccia una diretta con mascherina al volto e dire: hey non fatevi prendere dal panico!
Appena qualche giorno fa a Venezia si è pensato di fare un grande raduno, un mega aperitivo, per tornare alla normalità, con ancora epidemia in corso e nessuno ha fermato la cosa!
Per non parlare del Carnevale in varie parti d’Italia.
Ora invece siamo al livello del chiudersi in casa, rispettare una distanza di sicurezza, non stringersi le mani ecc.
Un ex ministro che rilascia interviste ad un giornale di un altro paese e denigrare il governo in questo momento è da irresponsabili e aggiunge danno al danno
Mettiamoci poi anche i giornali, le trasmissione televisive manco le prendiamo in considerazione, che non sono in grado di raccontare un evento. Prendiamo il decreto firmato ieri. Oltre alla confusione della chiusura della scuole fino al 15 marzo, prima data per certa, poi smentita, poi forse si fa, poi finalmente s’è fatta, alimenta il momento di confusione nei cittadini che non sanno davvero a chi santo appigliarsi. I giornali purtroppo causa internet sono tutti propensi ad arrivare prima degli altri nel dare una informazione, ma oramai a livello nazionale, prima degli altri significa 2 secondi prima! Meglio arrivare dopo ma dando una informazione corretta e da professionisti.
Questo piccolo blog ieri poteva dare la notizia ai suoi elettori della chiusura delle scuole prima di altri giornali locali, ma abbiamo voluto attendere di avere per le mani il decreto e dare la possibilità al nostro Lettore di leggere e seguire, siamo arrivati parecchio dopo gli altri, ma siamo arrivati molto meglio e soddisfati per aver reso un servizio.
Che poi a proposito di informazione segnaliamo che il decreto non parla di chiusura delle scuole e università, ma di sospensione delle lezioni, quindi le scuole sono tecnicamente aperte. Giusto per la precisione.
In ultima analisi cari concittadini, siamo chiamati a fine marzo e poi a fine maggio o inizio giugno ad una serie di consultazioni elettorali che hanno la loro importanza, cercate di votare con la testa e non a livello emozionale perché abbiamo bisogno di persone capaci nei momenti di crisi e non di pagliacci.