CERVINO: VENERDI’ PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA FESTIVAL DELLA LEGALITA’
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 21 Ottobre 2015
Sarà presentato venerdì 23 Ottobre alle 11:15 presso la scuola secondaria di primo grado “Enrico Fermi” di Cervino il “Festival della Legalità”. La manifestazione nasce da un’intesa tra la “Società Cervinese” e l’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi”; Angela Valentino presidente dell’associazione ha dichiarato: “il rispetto delle regole e delle persone sia fondamentale per la crescita degli individui e della società. E le persone adulte devono essere i primi a dare l’esempio: non possiamo poi pretendere che i giovani facciano quello che diciamo loro, senza essere noi i primi a farlo. Per questo abbiamo deciso di fare questo progetto con i ragazzi, oltre che per la promozione della Cittadinanza attiva, che è una delle principali missioni di “Solidarietà Cervinese”».
“Sono felice – aggiunge la dirigente scolastica Patrizia Merola – di aprire le porte a qualsiasi iniziativa della società civile che possa apportare un valore aggiunto alla scuola. Penso che la scuola debba aprirsi all’esterno e non rimanere chiusa al suo interno. E’ prioritario che l’istituzione scolastica sia al centro delle varie realtà ed evolva insieme al territorio. Bisogna sempre guardare avanti, verso obiettivi raggiungibili, anche se solo a piccoli passi. Oggi non bastano le lezioni frontali: i ragazzi hanno bisogno di essere guidati. Questa è la mia idea di scuola. Ed il rispetto della legalità è un’esigenza che si sente sempre più forte».
Siamo perfettamente in accordo con entrambe e plaudiamo all’iniziativa, in una società del “ca se fa sempre accussì” che in pratica è un derogare non solo ai codici statali ma pure a quelli morali e del buon senso, ben vengano queste iniziative. Ci auguriamo però che i fanciulli non siano visti semplicemente come coloro che devono imparare qualcosa, ma pure come quelli che possono trasmettere il loro sentire comune, proprio loro sono il futuro, alcuni saranno la nuova classe dirigente di questo comune e non solo forse. Una classe politica quella suessolana in generale, che non sta regalando in questi ultimi anni, degli esempi importanti di rispetto della legalità, ma anzi spesso protagonisti di vicende oscure tutt’ora al vaglio della magistratura.
Una società che più in generale però è diventata incoerente, famiglie che confondono spesso l’educazione con la protezione: chi non conosce situazioni tipo come di fronte a un brutto voto il genitore dice: “Non preoccuparti, parlo io con l’insegnante” trasmettendo quindi al figlio la convinzione che, per “farcela”, nella vita è lecito operare delle forzature, trovare delle corsie preferenziali. Così valori e principi, come quello della meritocrazia, dell’impegno, vanno a farsi benedire.
Se già però venisse posto a questa classe dirigente del domani, ai padri e madri di famiglia del domani, il senso della legalità che è poi quello della civiltà, vivremmo di certo in un futuro più radioso, in città più belle e più a misura d’uomo.
Bello il riferimento al 23 Maggio come giorno conclusivo dei “lavori”, in ricordo della strage di Capaci, e non è un caso che proprio sotto l’albero della memoria a Palermo sia scritto: “Giovanni e Paolo camminano con le nostre gambe”.
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