Quando si decide di intitolare una piazza o una strada, o magari altro ancora, è sempre bene considerare il sentimento comune, cioè che quei nomi siano effettivamente di unione e possibilmente di orgoglio per la città che li vuol fare propri.
Certo con il tempo tale sentimento può mutare ma è importante appunto che come stella polare un’amministrazione abbia unione e appartenenza. Almeno secondo noi.
Ovvio che non si potrà mai avere una condivisione al 100% di ogni iniziativa che si vuol intraprendere in tal senso.
Ma è chiaro che un’amministrazione che si vuol muovere in tal senso deve quanto meno essere unita al suo interno.
Ecco che proprio a Cervino risulta esserci una spaccatura forte.
Motivo della discordia il cambio di denominazione da “Largo Confessorio” a Via “Giovanni Piscitelli sindaco”.
Felice Di Matteo vota contro. Le motivazioni non sono chiarissima nella delibera è scritto che Di Matteo si allontana alle 14:00 per poi rientrare alle 14:03 dichiarando di votare contro perché non si sa la storia come va a finire. Parole sibilline queste, che non comprendiamo. Ora conoscendo i personaggi, l’assessore Di Matteo e il segretario Di Domenico, non sappiamo se il primo ha effettivamente tradotto in suoni udibili ciò che la sua mente ha pensato né se il secondo ha effettivamente udito ciò che ha scritto. Ma siamo sempre per la buona fede.
Nella delibera però Di Matteo aggiunge un ulteriore punto al suo voto contrario. Il fatto che se proprio una piazza va dedicata al sindaco Piscitelli meglio era intitolare la piazza a Messercola che è stata opera a detta del Di Matteo voluta proprio dal sindaco Piscitelli.
Abbiamo la netta impressione che oramai il sindaco De Lucia ha completamente perso il polso della situazione con un consigliere di maggioranza oramai quasi di minoranza, la stessa a questo punto pronta per chiamare qualche notaio, non pensiamo ripetano lo stesso errore della volta scorsa. Ora si aggiunge pure su una questione che dovrebbe essere quasi di ordinaria amministrazione pure il mal di pancia di Di Matteo.
In tutto aggiungiamo l’assenza di Vigliotti Maria che a questo punto diventa interessante sapere se fosse stata presente come avrebbe votato. Speriamo che ce lo fa sapere in qualche modo.
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