Dopo l’articolo di ieri ci ha contattato il sindaco Giuseppe Vinciguerra per spiegarci la situazione sulla mancanza d’acqua che sta colpendo in maniera severa il comune suessolano.

Il sindaco ci ha fatto sapere che tra le prime iniziative dell’amministrazione comunale vi è stata proprio quella di arrivare a prendere un finaziamento di 3.144.000€. Il problema è sorto per il fatto che per avere tale finanziamento bisognava che la rete idrica di Cervino fosse iscritta alla rete idrica emergenziale.

I comuni in questo ultimo lustro avrebbero dovuto in base a dei criteri, come quello della pericolosità, registrare la rete idrica all’Ente Idrico Campano. Prima di depositare il progetto quindi e avere quel finaziamento bisognava fare questo passaggio che ha comportato un periodo di tempo di due mesi almeno per essere completato. Ora il comune è in graduatoria, ma è in attesa di questo finanziamento.

Il sindaco ci ha anche spiegato che l’aumento di pressione dell’acqua nelle tubature fatiscenti, in particolare di Messercola, ancora in amianto, portava alla rottura di tali tubature. Il Consorzio riparava il danno, ma non sostituiva tutto il tratto, quindi ogni volta che si riprendeva a far scorrere l’acqua si rompeva la restante tubatura.

L’amministrazione e in particolar modo l’assessore Serino hanno cercato di spingere per una risoluzione definitiva e non solo emergenziale del problema sia presso il Consorzio che presso l’Ente Idrico Campano. La dichiarazione dello stato di crisi e l’interessamento del Ministero degli Interni ha accellerato tutta la procedura che ha portato alle cose che si conoscono come la nuova tubatura di 400 metri in via Borsi e la costruzione di una nuova pompa.

Per come ce l’ha raccontata il sindaco Vinciguerra il problema dell’acqua oltre ad essere un problema tecnico di tubature fatiscenti, e qui entra in gioco l’argomento manutenzione, parola sconosciuta in Valle di Suessola, c’è anche in gioco un problema di carattere burocratico-amministrativo che coinvolge anche le amministrazioni passate. Bisognava iscrivere la rete idrica a questo ente campano, ma perché non si è fatto in questi ultimi anni!? Questa mancanza ha comportato ovviamente tutto un ritardo che poi ha coinciso con queste problematiche dei tubi fradici.

Ma attenzione anche l’amministrazione Vinciguerra secondo noi ha almeno una responsabilità, e cioè quella di non aver in qualche modo (comunicati stampa, incontro con i cittadini, comunicazioni in consiglio comunale) avvisato la cittadinanza di tutte queste situazioni per un argomento molto sensibile come quello idrico.

Noi speriamo che adesso si arrivi, con i dovuti tempi, a risolvere il problema in maniera definitiva e allo stesso tempo che vi sia più comunicazione dell’amministrazione cervinese per problematiche analoghe.