ARIENZO: INAUGURAZIONE NUOVI LOCALI DELLA BIBLIOTECA E ARCHIVIO STORICO.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 19 Luglio 2015
Inaugurazione della Biblioteca Comunale ad Arienzo ieri pomeriggio, il sindaco Davide Guida e la commissione formata da Pasquale M.M. Onorati, Mons. Francesco Perrotta, Don Gregorio Crisci, la preside Parisi, hanno illustrato ai presenti le potenzialità della nuova biblioteca e non solo.
Il sindaco ha voluto ribadire il perché dello spostamento dal piano superiore dei locali del comune a quello che era l’ufficio tecnico. Il nuovo posizionamento della biblioteca e dell’archivio storico porta a essere la stessa, non solo accessibile ai diversamente abili ma, la rende indipendente dai locali del comune potendo usufruire di una entrata indipendente. Infatti potrà essere aperta tutti i giorni dal Lunedi al Venerdì dalle 8:30 alle 13:00 e il pomeriggio dalle 15 alle 18:30 e pure il sabato mattina dalle 9 alle 13. “Abbiamo voluto far sì che la biblioteca sia un punto di riferimento per tanti studenti … noi vogliamo far sì che la biblioteca sia il centro delle attività culturale non solo di Arienzo ma di tutta la Valle”. Il sindaco ha voluto pure ringraziare i dipendenti comunali e gli l.s.u. per l’impegno profuso, ma anche la commissione per il lavoro assolutamente gratuito. Il sindaco ha annunciato che verrà creato un capitolo di bilancio che riguarderà la biblioteca.
“In biblioteca attualmente ci sono 5500 libri –così l’avv. Onorati – e circa 400 tra buste e fasce di archivio, i libri occupano 190 metri lineari, l’archivio 60 metri lineari … La biblioteca è inserita nel polo bibliotecario gestito dalla biblioteca nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli. E’ stata conclusa una convenzione con l’Università Federico II per tre anni rinnovabile, quindi è possibile fare il tirocinio universitario.” Onorati si è anche soffermato sull’importanza non solo della biblioteca, ma pure dell’archivio, infatti queste “carte vecchie” hanno consentito di chiudere una causa civile che durava da 80 anni!
Don Ciccio Perrotta si è soffermato sull’ultima “fatica” scritta “San Nicola Magno in Santa Maria a Vico, tra cui gli autori vi sono pure Onorati e don Gregorio Crisci. Don Ciccio va a sfatare alcune leggende che si sono formate intorno alla costruzione di questa chiesa, una di queste è che Sant’Alfonso durante la costruzione sia intervenuto personalmente per far sì che fosse costruita una chiesa più grande rispetto a quello che si stava facendo in quanto la gente sarebbe arrivata a frotte, pare che questo fatto non sia vero, ma semplicemente i due ingegneri che si occupavano della costruzione della chiesa avevano sbagliato i calcoli e quindi hanno dovuto rifare da capo. Altra leggenda da sfatare fu il fatto che il terreno su cui sorse la chiesa fu donato dalla famiglia Puoti, pare che pure questo sia falso, anzi non solo il terreno fu pagato profumatamente, ma pure l’ombra che la chiesa proiettava sulla loro proprietà.
Don Gregorio Crisci si è voluto soffermare sull’importanza della cultura, la quale: “è illimitata è immensa, la scienza non si ferma, dobbiamo essere pronti a recepirla … molte volte c’è chi dice: sono laureato, sono ingegnere, sono professore di lettere, avvocato, come se fossero arrivati, ma non sei arrivato sei solo all’inizio di un percorso … la cultura va sempre coltivata, l’amore per la cultura è amore per la verità, per il giusto, più cultura hai, più conosci, più sei libero.”
Interessante l’intervento della preside Parisi che ha “ripescato” la delibera che ha istituito la biblioteca in Arienzo la delibera n°20del 1984, ma soprattutto di ampio respiro e forse potremmo dire in controtendenza con il comune sentire, l’intervento a favore di uno scambio interculturale con gli stranieri presenti nel nostro territorio e la biblioteca può creare questo momento di crescita reciproca nel rispetto dell’identità e delle caratteristiche proprie culturali.
Abbiamo visitato i nuovi locali della biblioteca ed effettivamente è un luogo molto più accessibile e soprattutto indipendente e quindi ci si potrà gestire al meglio, effettivamente raggiungere la biblioteca nei locali vecchi non era difficile solo per i diversamente abili. Sulla gratuità diciamo una volte per tutte che secondo noi non è un valore, se si fa qualcosa che palesemente è a favore della comunità è giusto che sia abbia un corrispettivo, si spendono tanti soldi pubblici in cose inutili e a volte pure dannose, se si spendono per la collettività non è un furto è un fatto dovuto.
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