Come spesso purtroppo stiamo facendo, oggi ci occupiamo dell’andamento covid in valle di suessola in base ai dati asl forniti nella giornata di ieri e rapportandoli ai dati di 7 giorni fa.

Abbiamo a ieri questa situazione:

  • Arienzo: 30 casi attuali
  • Cervino: 15 casi attuali
  • San Felice a Cancello: 159 casi attuali
  • Santa Maria a Vico: 78 casi attuali

Totale Valle di Suessola: 282 casi attuali. Sette giorni fa erano appena 101.

Situazione da inizio pandemia:

  • Arienzo: 34 casi postivi, 3 guariti, 1 deceduto.
  • Cervino: 16 casi positivi, 1 guarito.
  • San Felice a Cancello: 183 casi positivi, 21 guariti, 3 deceduti.
  • Santa Maria a Vico: 94 casi positivi, 15 guariti, 1 deceduto.

Valle di Suessola: 327 casi totali, 40 guariti, 5 deceduti.

Il discorso sta sempre là e non riusciamo a comprendere perché i sindaci non danno un dato più completo. Abbiamo detto che in Valle ci sono 282 positivi, sono tanti o sono pochi? Essere positivo non significa essere malato di covid. Gli asintomatici infatti non hanno bisogno di ospedalizzazione, ma di isolamento e certo vanno anche monitorati perché possono diventare sintomatici e quindi poi andare anche in ospedale. La domanda a cui ci piacerebbe avere risposta è: quanti sono i sintomatici? Quanti sono in ospedale? Quanti in terapia intensiva?

Sono dati importanti. Infatti di questi 2oo e passa sono tutti asintomatici e quindi stanno facendo la loro quarantena a casa, sperando la stiano facendo bene, significa che certo ci dobbiamo preoccupare ma non allarmare. Se su questi 200 e passa diciamo 50 sono in ospedale e la metà in terapia intensiva e allora ci dobbiamo anche allarmare e prendere delle misure anche drastiche.

Purtroppo sia a livello nazionale che regionale, si fa un discorso che non tiene conto della situazione locale in rapporto ai posti in ospedale. Abbiamo l’impressione che a livello nazionale non si voglia prendere delle decisione che coinvolgono solo alcune regioni più colpite come la Lombardia e si preferisce “legiferare” a livello nazionale, così come in Campania non si vuole prendere delle decisione che riguardano la provincia di Napoli, vero focolaio, ma si prendono decisioni che coinvolgono tutta la regione.

Avendo quei dati che abbiamo chiesto, almeno per quanto riguarda la nostra Valle ne possiamo avere una idea molto più corretta.