Allora tra decreti e ordinanze, pure noi va a finire che ci perdiamo nello stare dietro a tutti i vari interventi burocratici.

borrelli

Quindi ecco l’ordinanza della Protezione Civile che ha impiegato i 400 milioni assegnati per la spesa alimentare. ordinanza protezione civile

I comuni dovranno individuare i beneficiari, ma prioritari dovranno essere coloro che non percepiscono alcun sostegno pubblico, compreso il reddito di cittadinanza.

I soldi verranno ripartiti per l’80% ai comuni in base alla popolazione ed il resto in base alla differenza tra reddito pro capite e reddito nazionale.

A questi soldi si possono aggiungere quelli che i comuni stanno ricevendo con le varie raccolte fondi.

Dunque:

  • ARIENZO: 51.643,82€
  • CERVINO: 51.680,67€
  • SAN FELICE A CANCELLO: 167.233,08€
  • SANTA MARIA A VICO: 127.029,27€

Valle di Suessola in totale: 397.586,84€. Questi i soldi che la Protezione Civile ha previsto.

Nell’articolo precedente avevamo commesso un errore, infatti quella parte l’abbiamo eliminata: avevamo preso un importo e diviso per famiglie. Concetto giusto, ma importo sbagliato, in quanto quei soldi non erano destinati alla solidarietà alimentare, ma riguardavano l’anticipazione del fondo di solidarietà.

Bene, dopo esserci cosparsi il capo di polvere, proseguiamo il nostro ragionamento. Il numero di famiglie al 2016 nei comuni della Valle è il seguente:

  • Arienzo: 1.855
  • Cervino: 1.800
  • San Felice a Cancello: 6.143
  • Santa Maria a Vico: 4.882

Totale famiglie in Valle di Suessola nel 2016 (dato ultimo di cui disponiamo): 14.678.

Ora siccome non tutte le famiglie sono indigenti, l‘Istat ha calcolato che al sud nel 2018 le famiglie povere sono circa il 10%.

Quindi rapportiamo questo dato alle famiglie della Valle di Suessola e poi dividiamo l’importo che la protezione civile ha assegnato al comune.

Quindi abbiamo che per Arienzo ci troviamo con un circa 279€ a famiglia bisognosa, Cervino: 287€ circa, San Felice a Cancello circa 272€; Santa Maria a Vico circa 260€.

ATTENZIONE! Questi dati vanno presi con tutto il beneficio dell’inventario per almeno tre buoni motivi. Il primo è che non sono dati omogenei, abbiamo preso un dato del 2016 (totale famiglie) poi abbiamo preso un dato del 2018 (la percentuale di povertà nel sud) con una erogazione di denaro del 2020.
Il secondo motivo è che i dati sono assoluti e non reali, cioè abbiamo preso la percentuale di povertà nel Mezzogiorno nella sua totalità, ma non sappiamo effettivamente quante siano le famiglie in povertà assoluta nei vari comuni suessolani. Forse sono di più, forse sono di meno.
Terzo motivo: siamo molto scarsi in matematica.

Però almeno abbiamo una idea, ed in base a questa ora sta al nostro Lettore stabilire se questi interventi siano idonei o meno, così come il nostro modo di ragionare in proposito.