La campagna elettorale è finita, lo spumante è stato consumato e digerito, Pirozzi ha pure avuto il “brivido” della fascia indosso, ora è tempo di cominciare ad amministrare, il primo passo è certamente la composizione della giunta. Non volevamo farlo, ma proprio non riusciamo a resistere a fare pure noi il “Totogiunta” anche a causa di notizie un po’ contraddittorie che leggiamo in giro.

Iniziamo con il dire che 5 devono essere gli assessori e tra questi 2 devono essere donne.

Partiamo dalle donne. Sicuramente ci sarà la riconfermata Veronica Biondo seppur non abbia una significativa esperienza come assessore, ricoprendo la carica per pochi mesi prima delle elezioni, ma è stata la più votata e quindi ci pare proprio inevitabile. Poi però, c’è forse, un ballottaggio tra le altre due donne, Anna Cioffi e Lidia Pascarella, entrambe alla prima esperienza amministrativa. Se si guarda il numero di preferenze la Cioffi dovrebbe entrare, ma la Pascarella è un’esponente di “Rinascita” e non sappiamo se sulla questione giunta siano stati fatti accordi, e di che tipo e con che clausole.

Passiamo agli uomini. Scontato secondo noi l’entrata di Pasquale Crisci in giunta, e forse pure la vicesindacatura sarà sua, non fosse altro perché il più votato in “Città domani” e secondo in assoluto, ma a dirla tutta la meriterebbe. Pensiamo sia scontato pure che entri Carmine De Lucia, nella passata amministrazione un bel po’ nascosto, ma pare che voglia essere protagonista in questa.

Poi si apre un discorso a tre, tra i due Nuzzo e Masiello. Quest’ultimo per numero di voti potrebbe anche pretendere di entrare, ma i due Nuzzo rappresentano di certo l’esperienza necessaria per avviare subito la macchina amministrativa e lavorare. Un bel rebus questo di non facile soluzione, favorire la continuità e l’esperienza? O favorire la novità?

Altro rebus è la presidenza del consiglio comunale, potrebbe essere affidata all’opposizione come galanteria istituzionale richiederebbe e come anche il voto lo esprima, con un paese sostanzialmente uscito dalle urne diviso. Probabilmente non avverrà e nel caso, chissà, forse proprio uno dei tre sopracitati potrebbe essere il nuovo presidente del consiglio comunale.