Ieri sera il sindaco di Santa Maria a Vico ha comunicato i casi covid attuali nel comune che sono due casi ufficiali.

Il sindaco ha anche dato notizia, che ha portato a qualche polemica, di due classi chiuse: la I E della scuola media e la IV A del plesso Fruggieri. La motivazione è dovuta al fatto che due ragazzi, due fratelli, sono stati in contatto con il padre di San Felice a Cancello risultato positivo al covid.
Le polemiche sono dovute per lo più al fatto che molti chiedevano una sanificazione non solo delle aule ma proprio dei plessi.
C’è da dire, però, che l’amministrazione ha preso una decisione come detto dal sindaco, ben oltre il protocollo ministeriale che prevede “solo” la quarantena precauzionale dei soggetti.
Quindi la sanificazione delle aule è un qualcosa in più rispetto alle normali procedure. I ragazzi saranno sottoposti a tampone, come ovvio, sebbene il sindaco ha parlato di giorni da parte dell’asl, speriamo in un errore, che “giorni” ci sembrano un po’ tanti.
Giusta la sanificazione a scopo precauzionale sebbene i ragazzi in questione non siano positivi, chiudere completamente due scuole con centinaia di ragazzi al momento non ci pare molto intelligente. Bisogna essere pronti, ma non farsi prendere dal panico che è ingiustificato oggi. Chiudere tutti gli istituti ogni volta che c’è un sospetto positivo significa praticamente non fare mai lezione e tenere sempre gli istituti chiusi in sanificazione continua. Bisogna abituarsi in questo periodo a notizie di questo tipo. Lo studio è un diritto, così giusto per ricordarlo che non fa male. Certo se poi risultano positivi i ragazzi bisogna inevitabilmente prendere altre misure ma queste sono previste da procedure ministeriali e regionali.
Fortunatamente ricordiamolo in questo periodo è più facile rintracciare gli asintomatici piuttosto che persone con uno stato avanzato della malattia.
L’altra polemica se vogliamo è più sociale in quanto si dice che poi se pur si chiudono le scuole i ragazzi si riversano in strada e in piazza senza mascherina e senza distanziamento. E qui che dire? Magari gli adulti potrebbero dare il buon esempio.