SFAC: ALCUNI “CHIARIMENTI” RIGUARDO L’AGGRESSIONE DI CANI RANDAGI
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 8 Febbraio 2021
Non ci occupiamo di cronaca, ma ci è arrivato un comunicato stampa, che pubblichiamo, in merito ad una notizia che apparsa in questi giorni sui giornali sia cartacei che on line, ovvero una bambina azzannata da due cani randagi nel territorio si San Felice a Cancello.
Una notizia che ci ha lasciato molto perplessi fin da subito. San Felice è un territorio molto vasto, ma allo stesso tempo facilmente circoscrivibile in alcune zone ben delimitate, insomma il fatto è successo a Talanico o a Casazenca? Al Botteghino o ai Ponti Rossi? A Largo Lagno o Cancello? Strano che i giornalisti locali, sempre in vena di aumento like, non abbiano pubblicato quantomeno le iniziali della piccola vittima. Inoltre nonostante l’accorrere di gente nessuno ha pubblicato la foto della pozza di sangue dove presumibilmente è avvenuto il fatto, o almeno un’ambulanza, visto che a leggere l’articolo i cani dopo aver abbandonato, o forse dopo che il papà ha lottato con loro, hanno lasciato la “preda” e lo stesso ha raccolto il corpicino martoriato e lo ha messo in macchina e poi sembra portato a un pronto soccorso del napoletano, che significa tutto e niente, ma dove? Acerra, Pozzuoli, Napoli centro, Meta di Sorrento? Non si sa.
Che poi a San Felice si è un po’ tutti imparentati anche con i cittadini dei comuni vicinori, tanto che si parla di comunità Suessolana, ebbene nessun parente ha denunciato il fatto su facebook o altri social scagliandosi contro le amministrazioni locali che non fanno mai niente ecc. Nessun insegnante si è accorto che l’assenza di un’alunna è dovuta non a covid ma ad aggressione di animali?
Ci sembra tutto molto improbabile, ma conoscendo il livello del giornalismo locale, neanche poi tanto. Non vorremmo che ora San Felice salga agli onori della cronaca per queste macabre fake. Ridateci le fake hot, i tradimenti, le corna, il sesso in pubblico, erano false d’accordo, ma erano divertenti.
Se ci sbagliamo, fatecelo sapere e saremo pronti a pubblicare un nuovo articolo chiedendo scusa pubblicamente.
Questo il comunicato:
Alla cortese attenzione dei lettori del web, del popolo sanfeliciano e paesi limitrofi.Sono Zena Wolf, una volontaria di San Felice a Cancello che opera sul territorio (e quindi per strada) a tutela dei randagi da diverso tempo, nonché il Presidente del gruppo di volontari denominato BATTAGLIONE WOLF.
Ed è con immenso rammarico che ancora una volta devo raccontare di spiacevoli episodi, anziché commentare cose buone.Ho appreso con molto dispiacere la notizia, uscita ieri ed oggi su alcune testate, anche nazionali, che ha fatto il giro del web in poco tempo, che parlava di una fantomatica bambina di 7 anni aggredita, trascinata, strattonata e dissanguata da due randagi di grossa taglia in una stradina di San Felice centro.
Ora, premetto che ormai sono avvezza e abbastanza rassegnata per tutte le notizie fasulle che riguardano cani randagi ecc..Ma ci tengo ad esprimere il mio pensiero, dato che sono sempre in prima linea con I MIEI ANGELI a “RACATTARE” cani in ogni dove.
1) di cani randagi a San Felice a Cancello di Grossa taglia aggressivi non ce ne sono, e quei pochi ancora presenti di taglia media sono di fresco abbandono. Perché entro le nostre possibilità e delle volte anche oltre, cerchiamo di tenerli monitorati e di sfamarli tutti.
E quelli più a rischio vengono prelevati, siamo solo 8 persone e non siamo aiutati da nessuno ma sfamiamo i cani da tempo…Non credete che ci avrebbero già mangiati da un pezzo?
2) Per amor di verità quando si vuol mettere in guardia un popolo che già di per se sta vivendo un momento assai difficile, si dovrebbero dare almeno delle notizie su luogo e accaduto in modo sensato, buttarla così sul vago…solo perché a qualcuno fa piacere che giri questa notizia, non scatena altro che una reazione di panico generale.
Ho parlato personalmente con il comandante in carica dei vigili e non sanno nulla, idem Asl e carabinieri.
3) Infine l’ultimo punto: quello focale di tutta questa faccenda che avrebbe dovuto lasciar pensare….Io padre, che vedo mia figlia di 7 anni (lacerata in una pozza di sangue) che faccio? Invece di prenderla a portarla al primo pronto soccorso che in questo caso è il Psaut di San Felice a poche centinaia di metri arrivo all’ospedale di Napoli? Percorrendo quasi 35/40 km in macchina?Ma FACCIAMO SUL SERIO?Ma ci credete davvero quando scrivete o forse siete alle prime armi?Scusate se ci siamo sentiti chiamati in causa, ma non posso permettere che per un like e due commenti venga strumentalizzata una situazione già di per se molto difficile da gestire e tutelare.Se proprio volete fare notizia AIUTATECI con le sterilizzazioni e la sensibilizzazione, non diamo pane a chi il cuore ce l’ha già freddo.