Oggi è quindi il gran giorno comincia la 71esima edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo. Il vincitore, giusto ricordarlo, può scegliere se partecipare all’Eurovision 2021 che quest’anno si terrà a Rotterdam in Olanda tra una ottantina di giorni.

Siccome si parla di musica questo blog non si esprimerà più in plurale majestatis ma come dovrebbe essere nella prima persona singolare.

In maniera scherzosa come ho fatto lo scorso anno analizzo i testi delle 26 canzoni in gara.

Cominciamo andando in ordine alfabetico secondo i cantanti:

Ajello esordiente dalla Calabria che presenta il brano Ora:

Ora ora ora ora
Mi parli come allora
Quando ancora non mi conoscevi
Pensavi le cose peggiori
Quella notte io e te
Sesso ibuprofene
Tredici ore in un letto
A festeggiare il mio santo
Il giorno dopo su un treno che mi portava a casa
Nessuno mi aveva detto “devi tornare a scuola”

Dopo o famo strano di Verdone sarà certamente il nuovo modo di dire tra le lenzuola: o famo Ibuprofene!

Annalisa, ritorna a Sanremo, presenta Dieci:

Ma l’ultima volta è sacra
L’ultimo bacio in strada
Tu scrivimi tra un’ora
Serviranno ancora
Dieci ultime volte
Dieci
Dieci ultime volte
Vestiti fuori posto
Addormentati in un parcheggio
Baci francesi delivery
Le scenate nell’appartamento
Merito caffè latte corretto
E mi piace se esageri

In pratica quando una storia finisce ma tu non vorresti finisse in quanto lui è una specie di Rocco Siffredi.

Arisa, pluripartecipante e pluripremiata al festival presenta Potevi fare di più:

Non importa se sono vestita o son nuda
Se da sopra il divano più niente ti schioda
A che serve truccarmi se nemmeno mi guardi
Ero dentro i tuoi occhi ma tu non lo ricordi
Noi di spalle nel letto più soli e bugiardi
Ti addormenti vicino ti svegli lontano

Ad Arisa invece non le va bene come Annalisa e forse nemmeno a noi visto che il testo è scritto da Gigi D’Alessio, che sia il motivo per cui non funziona più (leggere doppio senso) con Anna Tatangelo?

Bugo, senza Morgan, lo attendiamo con trepidazione, presenta E invece sì:

E invece sì
E tu gridami addosso
Che va bene lo stesso
E tu gridami addosso
Cristian cresci, stai su dritto
Grazie ma io
Voglio immaginarmi che non ho sbagliato
E che Ringo Starr è il mio miglior amico
Che io e lei lo abbiamo fatto e le è piaciuto
Si dice così
Voglio immaginarmi che anche un dittatore
S’innamora, vomita e poi si commuove
Che davvero non ci avranno mai capiti
E invece sì
E invece sì

Ritorna in una canzone Ringo Starr; Voglio immaginarmi che non ho sbagliato non ti preoccupare Bugo ha sbagliato Morgan.

Colapesce e Di Martino favoriti alla vigilia presentano Musica leggerissima:

Metti un po’ di musica leggera
Nel silenzio assordante
Per non cadere dentro al buco nero
Che sta ad un passo da noi, da noi
Più o meno
Rimane in sottofondo
Dentro ai supermercati
La cantano i soldati
I figli alcolizzati
I preti progressisti
La senti nei quartieri
Assolati

Anche loro parlano di Supermercati come Bugo, può sembrare strano ma mica tanto, sono gli unici a essere rimasti aperti!

Coma Cose esordienti da Milano presentano Fiamme negli occhi:

Hai le fiamme negli occhi ed infatti
Se mi guardi mi bruci
Resta qui e bruciami piano
Come il basilico al sole
Sopra un balcone italiano
Che non sa come mi riduci
Hai le fiamme negli occhi ed infatti

Se mi guardi mi bruci

Dopo la cucina a legna, la cucina a gas e la cucina elettrica ecco a voi la cucina oculistica! Da segnalare anche grattugerò le tue lacrime ci salerò la pasta non è una canzone è una ricetta!

Ermal Meta cui ci si aspetta sempre qualcosa di “alto” nel testo presenta Un milione di cose da dirti:

Senza nome io, senza nome tu
E parlare finché un nome non ci serve più
Senza fretta io, senza fretta tu
Ci sfioriamo delicatamente
Per capirci un po’ di più
Siamo come due stelle scampate al mattino
Se mi resti vicino non ci spegne nessuno
Avrai il mio cuore a sonagli
Per i tuoi occhi a fanale
Ti ho presa sulle spalle
E ti ho sentita volare
Con le mani nel fango
Per cercare il destino

E dopo io e te tre metri sopra il cielo la prossima frase che vedremo scritta sui muri sarà Avrai il mio cuore a sonagli
Per i tuoi occhi a fanale

Extraliscio con El Tofo, li aspettiamo come la braciola la domenica, presentano Bianca luce nera:

Bianca
Come la neve
Nera
Come l’inverno
Mi agito se non ti sento
Divento aceto che ero vino
Strano il mio sentimento
Che mi fa male e mi tiene vivo
Ora che mi leggi la mano
Ora che conosci il destino
Dimmi che c’è un posto lontano
Noi che camminiamo vicino
Lì dove nessuno ci vede
E nessuno sa chi siamo
Senza te
Senza te io morirei

Sarò di parte ma questi rischiano di essere la gradita sorpresa del festival! Bel testo, certo sanremese, ma con classe!

Fasma ritorna stavolta tra i big dopo il terzo posto di Sanremo tra le nuove proposte, presenta Parlami:

E quindi parlami parlami
Dai ti prego tu parlami
Perché dentro i tuoi occhi già vedo come mi immagini
E quindi guardami guardami
Sai che adoro quegli attimi
In cui non litighiamo e siamo proprio come ci immagini
Quindi parlami parlami
Dai ti prego tu parlami
Se vuoi stiamo più vicini ma rendendoci apatici
Quindi baciami baciami
Che dai baci fantastici che mi aumentano i battiti
Ti prego tu salvami

E qui siamo sul sottile filo tra il corteggiamento post fine storia d’amore e lo stalkeraggio puro.

Francesca Michelin con Fedez presentano Chiamami per nome:

Ma la tua bocca mi convince
Un bacio alla volta
Come sassi contro le vetrine
Le mie scuse erano mille, mille
E nel cuore sento, spille spille
Prova a toglierle tu baby
Tu baby
Chiamami per nome
Solo quando avrò
Perso le parole
So che in fondo ti ho stupito arrivando qui da sola
Restando in piedi con un nodo alla gola
Chiamami per nome
Perché in fondo qui sull’erba siamo mille, mille
Sento tutto sulla pelle, pelle
Ma vedo solo te baby
Te baby

Cioè la canzone si intitola “chiamami per nome” e voi dite baby?????? Ma chi è che oggi dice baby? Manco i baby chiamano le fidanzatine/i baby!!!!

Francesco Renga altro pezzo grosso della musica italiana e del festival presenta Quando trovo te:

E la mia testa non ne vuole più sapere
Di stare ferma e io continuo ancora a camminare
Si bagnano anche gli occhi, forse piove
E lo sguardo che segue il tragitto di un cane
E va a finire che
Come sempre mi dimentico
Dimentico di te
Sempre mi dimentico
Ma poi io ti ritrovo
Sempre se mi guardo
E intorno non c’è niente

Attenzione qui abbiamo un testo, speriamo ci sia anche la musica e potremmo pure avere il nuovo vincitore del festival.

Fulminacci già vincitore della targa Tenco e quindi ci aspettiamo un bel testo a questa sua Santa Marinella:

Roma, che è una città di mare,
Mi ha aperto la bocca e mi ha fatto fumare
Tanto non c’è più niente di cui innamorarsi per sempre
Per cui valga la pena restare
Quindi stanotte abbracciami alle spalle
Fammi addrizzare i peli sulla pelle
Prendiamoci una scusa sotto casa
E poi portiamocela su
Voglio solamente diventare deficiente e farmi male

Roma città di mare? Livello geografia: Luigi Di Maio!

Gaia vincitrice di Amici, meteora o stella? Lo scopriremo con questa sua Cuore amaro:

Fedele ai miei sogni
Senza paura poi di cadere
Fedele ai ricordi
Ricadere
Benedico gli errori più grandi
Perché ho fatto di peggio più tardi
Io volevo soltanto portarmi
La giungla tra questi palazzi
Sotto una lacrima che bagna tutta la città
Strada di arterie che ritorna da me
Ma il mio cuore è amaro

Ma dai parliamo un po’ di te, che argomento interessante!

Ghemon da Avellino porta Momento perfetto:

Sono convinto che questa sia
L’ora mia, il momento perfetto per me
Dicono sempre che è il turno degli altri
Ma non mi sento secondo a nessuno
Sono convinto che questa sia
L’ora mia, il momento perfetto per me
“Non ti ho sentito più ma dì, com’è fratello?
Tu puoi contare su di me e questo lo sai fratello!”
Ma quando poi sei senza chiave nel tuo inferno
Ti scopri figlio unico e sei chiuso dall’esterno

Attenzione testo niente male, da tenere sotto controllo.

Gio Evan da Molfetta con Arnica:

Le partite sulla strada
Fare i pali con la maglia
Restare accanto
A chi non ce l’ha fatta
Le prime cicatrici
Gli amori mai finiti
Le nottate a casa soli o ubriachi con gli amici
Per poi dire cosa quanto ha fatto male
Eppure non riesco a rinunciare
Per poi dire cosa quanto ha fatto male
Eppure lo voglio rifare

Uh altro bel testo molto intimista sarà interessante scoprire come sarà la canzone.

Irama ritorna a Sanremo, non che ce ne eravamo accorti le altre volte, con La genesi del tuo colore:

E i pensieri passano
Come eclissi resti qui
Io resto qui
E danzeremo come i brividi
Mentre la vita suonerà
Con le dita tra le vene
Mai smetterai canterai
Perderai la voce
Andrai, piangerai, ballerai
Scoppierà il colore
Scorderai il dolore
Cambierai il tuo nome
Colora l’anima
Con una lacrima
Colora l’anima
Con una lacrima

Potrebbe anche essere una bella canzone sul tema del never give up.

La rappresentante di lista siamo molto curiosi di vedere questo duo con Amare:

Dal riflesso dei miei occhi stanchi
Io corro e poi corro
Piango e poi piango
Amare senza avere tanto
Urlare dopo avere pianto
Parlare senza dire niente
Come il sole, mi consolerà
Amare senza avere tanto
Urlare dopo avere pianto
È come l’aria che non finirà

Qui siamo ad un bivio tra ma che roba è? a non c’è male, però insomma come testo mi aspettavo qualcosa di più, sembra un unico ritornello.

Lo Stato Sociale ritorna stavolta senza la vecchia che balla con Combat Pop:

Questo è combat pop,
Mica rock’n’roll.
Nella vita si può
Anche dire di no,
Alle canzoni d’amore,
Alle lezioni di stile,
Alle hit del mese,
Alle buone maniere…
Ma… ma che senso ha?

Con questa canzone sdoganiamo pure il “coglione” a Sanremo, leggendo il testo c’è il rischio di assonanza con Una vita in vacanza.

Madame sponsorizzata nientepopodimenoche da Ronaldo, con Voce:

C’è un rumore incessante
E lo faccio da parte
Tu sei la mia voce
Mi ricordo di te
Mi vedevano ridere sola
Ma eri te
Ho baciato un foglio bianco
E la forma delle mie labbra

Testo interessante che mette curiosità, anche qui abbiamo il baby, no ma davvero si usa ancora!?

Malika Ayane che ha sempre portato belle canzoni a Sanremo presenta Ti piaci così:

C’è un rumore incessante
E lo faccio da parte
Tu sei la mia voce
Mi ricordo di te
Mi vedevano ridere sola
Ma eri te
Ho baciato un foglio bianco
E la forma delle mie labbra

Ho l’impressione che stavolta non sarà così, siamo alla sagra del doppio senso.

I Maneskin fanno il loro esordio a Sanremo con un pezzo rock Zitti e buoni:

E buonasera signore e signori
Fuori gli attori
Vi conviene toccarvi i coglioni
Vi conviene stare zitti e buoni
Qui la gente è strana tipo spacciatori
Troppe notti stavo chiuso fuori
Mo’ li prendo a calci ‘sti portoni
Sguardo in alto tipo scalatori
Quindi scusa mamma se sto sempre fuori, ma
Sono fuori di testa ma diverso da loro

E siamo al secondo “coglioni” di Sanremo, un testo povero del tipo Io so io e voi non siete un cazzo, roba vecchia, trita, il rock non è solo rabbia, è soprattutto alternativa.

Max Gazzè e la Triufloperazina Monster band, curiosità a 1000 per questa Il farmacista:

(Si può fare!)
Polvere d’amore,
Té verde due bustine
E non mi dici
Più che non ti va…
Dimetisterone,
Poi Norgestrel in fiale
Per chiuderci
Una notte
In camera!
Son tutte
Soluzioni al naturale…

Canzone di una difficoltà assurda a leggere il testo. Era dai tempi di Carosone e poi Renzo Arbore che non ascoltavamo una canzone sulle palline e glicerofosfato bromoteleviosionato grammi zero zero tre, in linea con i tempi.

Noemi ritorna dopo un bel po’ di tempo a Sanremo con Glicine:

Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.

Testo banalmente sanremese o ci mette una grande interpretazione o la vedremo molto giù in classifica.

Orietta Berti è sicuramente uno di quei personaggi che attendiamo in particolar modo con la sua Quando ti sei innamorato:

La senti e già lo sai che brucia dentro
Come una fiamma ormai ti lascia il segno
Quando mi guardi tu so quello che vorrei.
Come una musica mi scorri dentro,
Un fiume in piena ormai fino allo schianto,
Pericoloso sei ma è quello che vorrei.

Sicuramente un testo tradizionale, ma talmente tanto da rasentare il banale.

Random da Massa di Somma con Torno a te:

Quando giri intorno a me
Sai non mi sembra vero
E forse non lo sei
Forse è la testa mia
Ogni sorriso ricordo sai
Quanti sogni nel cassetto che
A volte lasciamo alle spalle
Non lasciamo la vita di sempre
Per paura di restare da soli
Quando giri intorno a me

Premio due palle piene per il testo, vediamo se magari migliora con l’interpretazione.

Willie Peyote uno dei tanti esordienti, rapper con Mai dire mai (La Locura)

C’è il coatto che parla alla pancia ma l’intellettuale è più snob
In base al tuo pubblico scegliti un bel personaggio, l’Italia è una grande sit-com
Sta roba che cinque anni fa era già vecchia ora sembra avanguardia e la chiamano It-pop
Le major ti fanno un contratto se azzecchi il balletto e fai boom su Tik-tok
Siamo giovani affamati, siamo schiavi dell’hype
Non si vendono più i dischi tanto c’è Spotify
Riapriamo gli stadi ma non teatri né live

OOOO finalmente un rapper che rappa e che non sfrantuma i coglioni parlando di se stesso o d’amore, una canzone che è una critica alla società di oggi, per me è premio della critica come testo.

A domani per l’articolo sulla prima serata e le mie pagelle sui cantanti in gare. Ovviamente non mancherà la “diretta” al festival su Facebook.