SANREMO I SECONDI 12 BIG IN GARA PRESENTATI A MODO MIO
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 5 Febbraio 2020
https://pungiglioneblog.com/2020/02/04/sanremo-le-canzoni/
Dopo la presentazione dei big di ieri, concentriamoci sui rimanenti big e mi pare ci siano delle cosucce alquanto interessanti.

Giordana Angi: come mia madre
Vorrei essere come mia madre
Sei tu il regalo dei miei compleanni
La luce accesa quando torno tardi
Il cuore più grande dove ripararmi
Stringimi forte a te
Stringimi forte a te
Stringimi forte a te
(sbaglio o era dai tempi di Carmen Consoli che non si presentava un brano sulla mamma?)
Francesco Gabbani: viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
(fino a mo è la canzone con il testo più normale, ed è un complimento)
Paolo Iannacci: voglio parlarti adesso
Là fuori c’è la guerra e dormi
Ma qui ci penso io a te
Vorrei che non tremassi come me
Ho visto piangere un gigante
Figurati se non piango io
(Signore e signori ecco a voi il premio della critica Mia Martini 2020!)
Junior Cally: no, grazie
Spero si capisca che odio il razzista
Che pensa al Paese ma è meglio il mojito
E pure il liberista di centro sinistra che perde partite e rifonda il partito
Si chiedono “questo da dov’è uscito?”
Dal terzo millennio col terzo dito
Parlare di eccesso non è eccessivo
Sono il fuori programma televisivo
(ecco il motivo per cui non lo si vuol far cantare!)
Elettra Lamborghini: musica (e il resto scopmare)
Mi piace la musica fino al mattino
Faccio casino lo stesso ma non bevo vino
Ridi cretino
La vita è corta per l’aperitivo
Innamorata di un altro cabrón
Esta es la historia de un amor
Non mi portare a Parigi o ad Hong Kong
Tanto lo sai che poi faccio così (faccio così)
Cado cado, per la strada parla piano piano
(e qua se baila, quando canterà elettra prevedo un impennamento dello share per opera di adolesccenti e over 70 … non solo loro… e non solo lo share)
Levante: Tikibombombom
Noi, siamo gli ultimi della fila
Siamo terre mai viste prima, solo noi
Noi siamo l’ancora e non la vela
Siamo l’amen di una preghiera, siamo noi.
Ciao tu, animale stanco
Sei rimasto da solo
Non segui il branco
Balli il tango mentre tutto il mondo
Muove il fianco sopra un tempo che fa
Tikibombombom
(gran bel testo! al momento il migliore che ho letto, attendo con ansia di sentirla cantare; peccato sia arrivata nell’anno sbagliato per il cambio regolamento, l’anno scorso se la poteva giocare. Ovviamente al netto dell’esibizione)
Enrico Nigiotti: baciami, adesso
Tu sei quello che proteggo dentro me
Ancora adesso che ti leggo senza scrivere
Sei in ogni volta che non penso e penso a te
Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine
Baciami, baciami… baciami adesso
(quando vuoi fare il fenomeno con la canzone d’amore, ma ti sfuggono le metafore)
Piero Pelù: gigante
Cavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentro
È un mestiere che conosco tutti i giorni stare pronti
Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi
Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha
Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo
(e dopo la canzone della figlia alla mamma, quella del papà al figlio, arriva la canzone del nonno al nipotino. Ma nessuno pensa agli zii!?)
Pinguini Tattici Nucleari: ringo starr
A volte penso che a quelli come me il mondo non abbia mai voluto bene
Il cerchio della vita impone che per un re leone vivano almeno tre iene
Gli amici ormai si sposano alla mia età ed io mi incazzo se non indovino all’eredità
Forse dovrei partire, andarmene via di qua, e cambiare la mia vita in toto tipo andando in Africa
(insomma è tutta una depressione, non a caso ringo starr era soprannominato “il beatle triste”, speriamo nella musica e arrangiamento)
Rancore: eden
Questo è un codice, codice
Senti alla fine è solo un codice, codice
Senti le rime è solo un codice, codice
Su queste linee solo un codice
L’11 settembre ti ho riconosciuto
Tu quando dici, grande mela è un codice muto
Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq
Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria
Passo ma non chiudo!
(altro gran bel testo che pure potrebbe giocarsela con il premio della critica. In pratica Rancore riavvolge il tempo elencando i fatti storici, i complotti, prendendo spunto dalla “mela” sempre presente in questi avvenimenti. Il testo mi è piaciuto molto)
Tosca: ho amato tutto
Con te ho riscritto l’alfabeto
Di ogni parola stanca il significato
Perfettamente inutile cercare di fermare l’onda che
Ci annega e ci lascia senza fiato
Ed è una musica che va
In un istante è primavera
Che ritorna
E come un pesce che non può più respirare
(alfabeto? no-no si chiama Kamasutra)
E io adesso farei qualsiasi cosa
Per averti fra le braccia
Per rivederti
Perché se manchi tu manchi da morire
Perché amarsi è respirare i tuoi respiri
Stracciarsi via la pelle e volersela scambiare
È l’attimo fatale in cui mi sono arresa
Perché tu vieni con questo amore tra le mani
(abbiamo scoperto la fidanzata infelice di Diodato!)
Michele Zarrillo: nell’estasi o nel fango
Navigherò in mare aperto
In capo al mondo
Fino a quando lo vorrai anche tu
Confuso tra la gente
C’è chi prega e c’è chi mente
E chi parla anche di cose che non sa
Vicini ma a distanza
Da uno schermo in una stanza
(se riusciva a metterci in questi versi pure parole come “scrivi amen e condividi”, “caffeeee”, “nocielodicono”, “gattini” creavo il premio dante dei nostri tempi)
Vorrei fosse vero
Ma resto ancora in piedi
Sia nell’estasi o nel fango
Non mi importa
Quanta forza servirà
Faccio un respiro più profondo
Sono pronto
A rischiare un po’ di più, un po’ di più
…Di più
(miché bell o frat ma tu tieni 62 anni, hai fatto 13 festival, che tieni da rischiare ancora!? La prostata!?)
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