Il 9 dicembre il governo Conte rischia di cadere sulla classica buccia di banana e andare a casa.
Il problema è il mes o meglio in problema è la stupidità ideologica del Movimento 5 Stelle, o almeno parte di esso, su questo strumento economico.
Insomma ci danno dei soldi per far fronte alla pandemia e diciamo no grazie non ci servono. Abbiamo un sistema sanitario regionale che fa acqua da tutte le parti e diciamo no grazie non ci servono sti soldi.
Il 9 quindi c’è una votazione importante al Senato e i numeri rischiano di non esserci.
Concentrandoci sui freddi numeri costatiamo come la maggioranza è formata da 153 senatori a cui bisogna aggiungere i 15 del misto che notoriamente votano con la maggioranza e siamo a 168. L’opposizione è di 147.
La situazione è incredibilmente fluida. Ci sono una decina di senatori di M5s che pure se consapevoli di una espulsione potrebbero votare contro e a questo punto il governo rischierebbe di andare sotto o mantenersi con il voto dei senatori a vita, e fa ridere che il governo sostenuto dai 5 stelle sarebbe salvato da un tal Monti.
In aiuto del governo potrebbe arrivare il voto di alcuni esponenti di Forza Italia che per non votare a favore potrebbero uscire dall’aula.
Comunque sia qualsiasi cosa succeda che non preveda un voto netto e chiaro voto della maggioranza porta il governo a un forte ridimensionamento se non proprio una crisi di governo.
Noi siamo contrari a questo governo e prima va a casa e meglio sarà per tutti, speriamo anche in elezioni anticipate che magari ci consegneranno un parlamento privo di quel cancro di questo Paese che è il M5s, però non in questo modo e non su una ratifica di un trattato internazionale fondamentale che potrebbe portare un po’ di sollievo alla martoriata sanità regionale e poi c’è il bilancio da votare.
Insomma una finestra non favorevole questa per andare al voto o far cadere un governo per quanto pessimo sia.