ITALIA: IL CASO CUCCHI, UNA SENTENZA CHE NON SERVIRA’.
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 18 Novembre 2019
MANCANO 34 GIORNI AL PUNGIGLIONE D’ORO
Non possiamo non soffermarci su una vicenda che si è finalmente conclusa ma che da anni è al centro del dibattito politico, ovvero il caso Stefano Cucchi.

Si è arrivati quindi ad una sentenza che ha portato a riconoscere la responsabilità dei militi dell’arma dei carabinieri che hanno abusato della loro autorità picchiando un ragazzo, spacciatore certo, portandolo alla morte.
Il punto è questo quindi l’arma non è giudice e boia, non si può toccare una persona oltre il necessario, esistono giudici ed esiste un sistema penitenziario. Ecco perché la famosa foto del tizio americano incappucciato e legato alla sedia ha infastidito non poco, non è necessario e non serve alle indagini, ma anzi diventa controproducente.
Ma a prescindere ora dalla sentenza ci sono un paio di cose che purtroppo ci fanno pensare che questo caso Cucchi comunque non sia servito a nulla, se non a stabilire una verità processuale.
Infatti ancora una volta dopo il caso del G8 di Genova non vi è alcun mea culpa dell’Arma, alcun provvedimento, ci saremmo aspettati una inchiesta interna volta ad appurare se i morti che in questi ultimi anni vi sono stati di persone in carcere o in ospedale insomma a pochi giorni da un arresto a quanto ammontano e se sono state “naturali”. Non succederà nulla.
L’altro elemento è l’atteggiamento di certi politici come Matteo Salvini un ex ministro che pure ne ha dette di tutti i colori sulla persone di Cucchi e sulla sorella in particolar modo che in pratica ha combattuto da sola una battaglia giudiziaria e mediatica enorme, dicendo che le faceva schifo. Non ci si può aspettare certo da Salvini un linguaggio signorile, animale era animale resta, che poi aggiunge il carico nonostante una sentenza di un tribunale italiano dicendo che la droga fa male. Inutile raccontare nel dettaglio la vicenda la si conosce. Non è un caso. Salvini sa che il suo elettorato non capirebbe una “marcia indietro”, per l’elettorato leghista questo caso è semplice: Carabinieri Vs drogato= vincono sempre i Carabinieri. Quindi Salvini deve perforza di cose sempre sostenere. Questo è il guaio pure davanti alla morte contano i sondaggi di opinione, poi mettiamoci che Salvini avrebbe potuto utilizzare mille espressioni differenti, ma come abbiamo già sostenuto, animale era animale resta. Attenzione abbiamo preso Salvini per il ruolo che ha ricoperto nelle istituzioni, ma sono tanti i politici che per lo stesso motivo hanno buttato fango.
La cosa che davvero ci terrorizza è quanti Cucchi esistono, quanti non hanno una famiglia forte e i media a favore per aiutarli, quanti soprusi?
Noi siamo sempre accanto ai Carabinieri e non solo a loro ma a tutte le forze dell’ordine, però non possiamo comunque non pensare che le mele marce sono ovunque.