Mancano 54 giorni alle elzioni politiche per il rinnovo del Parlamento.
Le elezioni politiche in Italia in genere assumono il formato di una gara. Lo si vede dal fatto che i giornali in questi ultimi giorni parlano di sfida a due tra Fdi e Pd separati da pochi decimali.
Manco fosse una gara di Formula 1!
Non è così. Il vincitore c’è già, a meno di clamorosi sviluppi.
E’ FdI! Anche se il Pd dovesse risultare il più votato.
FdI fa parte di una coalizione che già a bocce ferme supera il 50%. Per una regola interna non scritta del centrodestra, il partito che prende più voti comunica il nome del prossimo presidente del consiglio al Presidente Mattarella. Ergo sarà Giorgia Meloni, sempre al netto di clamorosi sviluppi.
Quindi anche se il Pd dovesse prendere pure più voti di FdI non riuscirebbe a risultare vincente o come direbbe Bersani, il Pd avrebbe “Non vinto”. In quanto non esiste una coalizione di centro-sinistra e in verità pure se esistesse non riuscirebbe a essere minimamente competitiva sul piano elettorale. A meno che i leader del centrosinistra non si mettano a sedersi a un tavolo e designare un leader e un programma realistico un po’ come fu L’Ulivo con Prodi. Ma non sembra essere questa la stagione.
Come detto in altro articolo il Pd deve fare bene a queste elezioni e avere tanti di quei deputati e senatori da essere determinante alla prossima crisi istituzionale e tornare al governo. Cioè intorno al 2024.
La vera curiosità, almeno per noi, per queste elezioni è capire come andrà Italia Viva e Azione.
Il primo partito, dispiace dirlo ma è un dato di fatto. paga che sia guidato da Matteo Renzi il politico più odiato d’Italia che probabilmente non riuscirà a prendere manco il 3%.
Il secondo invece sta mantenendo quel ruolo attrattivo che immaginavamo e infatti già Gelmini e Carfagna sono passati in Azione. Che possa superare il 5% è un dato di fatto e se se la gioca bene può pure puntare all’8%!
In verità un altro elemento di curiosità è data dalla caduta libera del M5s.
Al momento il partito di Conte si attesta attorno al 10% ma potrebbe pure andare sotto dipende da quanto parli Conte che al momento si sta rivelando alquanto incapace. Grillo sembra oramai defilato e poco interessato. Casaleggio jr potrebbe entrare e riprendersi la sua creatura, ma al momento è silente e se sta muovendo fili dietro le quinte non ci è dato saperlo.
In tutto questo sarà interessante monitorare “la cosa” di Di Maio-Tabacci.
Questo è lo scenario, ma sempre a meno di clamorosi sviluppi.
Mancano 54 giorni!