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Di certo non ci metteremo a spiegare la composizione del vaccino e nemmeno quello che esattamente fa e come lo fa in quanto non siamo medici e pure la stragrande maggioranza di chi ci legge e quindi eviteremo di scrivere e far leggere cose che sono al di là della nostra/vostra comprensione.

Quello che sappiamo e capiamo del vaccino elaborato da Pfizer lo scriveremo in questo articolo.

Innanzitutto parliamo di Pfizer un’azienda farmaceutica americana con sede in New York fondata nel 1849 e che tra i vari farmaci creati annovera anche il Viagra, che in realtà non sarebbe altro che un effetto collaterale alla cura dell’angina pectoris, solo che la cura aveva scarsi effetti mentre l’effetto collaterale era portentoso. Grazie a Pfizer pure i vecchi di 90 anni in determinate condizioni possono avere una vita sessuale attiva. Quindi Pfizer, già solo per questo, ha la nostra infinita gratitudine.

Ritornando al vaccino questo viene somministrato attraverso due iniezioni da ripetersi a distanza di 21 giorni l’uno dall’altro su persone superiori a 16 anni d’età, l’efficacia inizia dopo una settimana dalla seconda dose.

Questo significa che il video di quella infermiera che si sente male subito dopo aver ricevuto la prima iniezione non ha niente a che fare direttamente con il vaccino, ma trattasi, come la stessa infermiera ha dichiarato, di essere soggetta a possibili svenimenti dopo le iniezioni. Cosa che noi capiamo benissimo visto che abbiamo una paura fottuta delle iniezioni, certo dal punto di vista comunicativo quel video è stato un autogol clamoroso.

Il vaccino non contiene il virus nemmeno nella sua forma inerte, ma “solo” l’informazione genetica. Il Vaccino a differenza di quello che si è solito pensare per un vaccino non contiene il virus, ma riesce a far produrre alla cellule una proteina particolare che impedisce il contagio del virus.

Si è riusciti ad arrivare in fretta a un vaccino in quanto il numero di persone che lo hanno studiato è stato enorme, pare dieci volte gli standard. Inoltre i già avanzati studi su vaccini a base Rna hanno accelerato i tempi sebbene nessun passaggio di verifica sia stato saltato.

Attenzione l’efficacia del vaccino è del 95% quindi significa che se tutti si vaccinano ci sarà un 5% di casi cui il vaccino non funzionerà.

La cattiva notizia se vogliamo è il fatto che la durata di protezione varia da 9 a 12 mesi, immaginiamo quindi che come per il vaccino influenzale bisognerà ripeterlo, inoltre non è sicuro, in quanto non vi sono elementi per escluderlo, che i vaccinati possano contagiare in modo asintomatico i soggetti con cui vengono in contatto. Certo il problema non si porrebbe con un’alta percentuale di vaccinati, ma visto la quantità della capre che pascolano, sarebbe il caso che chi si vaccina continui a portare mascherina, adottare il distanziamento e lavarsi spesso le mani.

Inoltre il vaccino non è intercambiabile, quindi se si comincia con Pfizer bisogna sempre adottare quello.

Gli effetti collaterali che possono essere di stanchezza, mal di testa, dolori ai muscoli e articolazioni e pure in certi casi di debolezza ai muscoli facciali sono comunque di lieve entità e passano dopo qualche giorno.

Pubblichiamo il documento dell’Agenzia Italiana del Farmaco in modo che chi vuole possa approfondire meglio.

Dal canto nostro, avendo infinita fiducia nella scienza, ci vaccineremo appena ci sarà possibile.