EUROPA CORONAVIRUS: COME I MAGGIORI PAESI EUROPEI STANNO AFFRONTANDO IL VIRUS 24.03.2020
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 25 Marzo 2020
Cerchiamo di capire come i paesi europei, almeno i maggiori, stanno affrontando questa crisi, non li valuteremo tutti ma solo quelli più importanti per noi.
Partiamo dalla Francia, anche qui come in Italia si è in piena quarantena molto stringente e giorno dopo giorno diventano sempre meno le possibilità per uscire da casa. Sono stati chiusi pure i mercati ortofrutticoli e non solo quelli, e così come ristornati, bar e negozi non essenziali. Il concetto che muove il governo francese non è quello di impedire la diffusione del virus, in quanto ritenuta partita persa, ma quello di rallentarlo. A nostro avviso non ci pare che questa linea si stia rivelando vincente, si è partiti davvero troppo tardi con la quarantena, si è all’8 giorno. Anche in Francia si parla molto di un cura “miracolosa” contro il virus a base di clorochina, utilizzando un farmaco anti-malaria, anche se al momento la cosa è molto controversa.

La Francia è passata nel giro di 5 cinque giorni da 12.612 contagiati a 22.300 con un incremento del 76%. I morti nello stesso periodo sono passati da 450 a 1.100 con un incremento del 144%.
La Spagna sta vivendo un periodo drammatico non solo sul fronte della salute, con ospedali oramai saturi e con pazienti ridotti a stazionare per terra nei corridoi, ma è sul fronte umano che si stanno registrando barbarie come addirittura il caso dell’esercito mobilitato per far fronte all’emergenza che ha scoperto ospizi con anziani deceduti abbandonati a loro stessi. I morti sono tanti che non si fa a tempo a seppellirli, tanto che l’intero palaghiaccio di Madrid è diventato un immenso obitorio.

Giusto per capire la situazione negli ultimi cinque giorni la Spagna è passata da 20.410 contagiati a 39.675 incremento del 94%, i morti da 1041 a 2.800 incremento del 168%.
In Belgio la situazione è stata presa, come negli altri paesi europei, assolutamente sotto gamba e si è partiti tardissimo nel “chiudere” il paese vuoi, anche la complicità del fatto che era senza governo da mesi, come usuale in quel paese, mentre adesso è sostenuto da una coalizione di sette partiti. La cosa surreale del Belgio è che quando ha deciso la chiusura i bar questi hanno abbassato i prezzi con sconti sulla birra pure del 50% facendo accorrere la gente in massa. Proprio furbi.

Il Belgio negli ultimi cinque giorni è passato da 2.257 casi a 4.269 incremento del 89%. I morti da 37 a 122 incremento del 229%.
L’Olanda purtroppo è il paese che, come in Inghilterra, ha adottato la strategia della immunità di gregge per questo virus e quindi non ha fatto assolutamente nulla e ancora oggi non vi è nessun tipo di quarantena, gli olandesi in pratica da soli stanno optando nel rimanere a casa il più possibile. Questo ha dato un segnale al governo tanto che le scuole sono state chiuse appena lunedì 16 così come bar e ristoranti.

L’Olanda paga questa politica scellerata passando in cinque giorni giorni da passando da 2.994 a 5.560 incremento dell’85% e i morti da 106 a 276 incremento del 160%.
La Germania è forse il paese più curioso su come stanno andando le cose, ci sono sicuramente molti casi di contagio, ma vi è un diverso modo di conteggiare la mortalità da coronavirus, e soprattutto sembra non si effettuano tamponi post mortem per verificare appunto la presenza del virus. Che comunque la situazione sia migliore che in altri paesi lo testimonia il fatto che in Germania saranno trasferiti alcuni pazienti dall’Italia. In Germania non si discute di cura, ma di vaccino, e non sono mancate le tensioni con il presidente americano Trump che si è scoperto sta tentando di accaparrarsi il futuro vaccino messo appunto da una società tedesca e tenerselo solo per sé. In questo momento -causa virus- i rapporti diplomatici tra i due paesi sono piuttosto freddi.

In Germania ultimi 5 giorni partiamo da 13.957 a 27.436 con un incremento del 96% i morti vanno da 31 a 144 con un incremento del 3%, ma qui si contano solo i casi di morte diretta per coronavirus e non le cause indirette.
In Inghilterra come è noto il primo ministro dapprima favorevole a che il proprio popolo si ammalasse in modo da avere questa immunità di gregge ha poi cambiato radicalmente idea ed ora in pratica anche in quel paese si vive con una certa apprensione il diffondersi del virus e ora in pratica Londra ha deciso di chiudere tutto.

In cinque giorni sono passati da 3.983 casi a 8.077 un incremento del 102% e i morti da 177 a 422 incremento del 138%.
I dati e i grafici sono stati estrapolati dal sito eficiens.com