SPAZIO ELETTORALE:

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E quindi tra una settimana pure meno si vota. 

Come promesso al nostro lettore avevamo detto che avremmo annunciato chi votare e quindi non ci sottrarremo a questa promessa. Ovviamente giustificheremo questa nostra scelta.

Scelta che in fin dei conti è tutta personale, vi sono davvero poche considerazioni di carattere politico, ma questo è un blog, quindi il personale è l’elemento che deve emergere.

Dunque analizzando i partiti da destra a sinistra queste sono le nostre conclusioni:

Non voteremo la coalizione di Centro-Destra.

I motivi sono vari e ne elenchiamo giusto qualcuno:

  1. La presenza nella coalizione di Matteo Salvini e della Lega. Nonostante il restyling compiuto dal giovane segretario leghista, come eliminare la parola nord e i comizi anti-terroni sostituendoli con quelli anti-negri e anti-zingari è riuscito nella difficile operazione di rendere un partito razzista nei confronti soprattutto dei meridionali, o del sud del paese più in generale, in un partito di difesa della italianità. Non perdoniamo a Salvini questa impostazione a-culturale, non possiamo dimenticare i cori razzisti, e vabbè mettiamoci anche una certa troglodicità del personaggio e dei suoi accoliti. Ergo non possiamo votare con chi è alleato con questa gente, in quanto chiunque avrà modo di risultare primo nella coalizione farà un governo comunque con la Lega: un governo contro il meridione.
  2. Altro nostro impedimento la presenza incombente di Berlusconi. Il berlusconismo ha portato questo paese sull’orlo del fallimento, salvato con enormi sacrifici che ancora oggi se ne pagano le conseguenze dal governo tecnico-politico di Mario Monti. Per non parlare poi delle immani figure di merda che  l’ex cavaliere ha fatto patire questo paese, come le corna in pubblico, la telefonata in diretta mondiale a una delle olgettine presumiamo noi durante un vertice internazionale, la politica del “cucù” che pare molti abbiano dimenticato. Il mentire costante agli italiani durante la crisi monetaria internazionale che ha attanagliato il mondo per un decennio. Poi in verità ci fa ribrezzo un vecchio che sbava dietro il culo di una minorenne. Non gli possiamo mai perdonare di aver avuto e volere ancora un Brunetta come ministro.

Non voteremo Movimento 5 Stelle.

Chi ci conosce e il lettore che ci segue sa perfettamente che mai potremmo votare un partito politico che si fa dettare l’agenda da un’azienda commerciale. Aborriamo l’idea di un sistema politico tricamerale che si potrebbe creare con la vittoria del M5s: Camera, Senato, Consiglio Amministrazione Casaleggio.
Non possiamo perdonare, per motivi certamente molto personali, la frase di Luigi Di Maio aspirante presidente del consiglio che definì i malati di cancro una Lobby. Sul piano più prettamente politico non ci abbiamo capito molto di quello che questi vogliono fare: euro sì/euro no, fuori dalla Nato ma alleati con Putin, No Tav/Sì Tav, vaccini sì/vaccini no, spese e riduzioni a gogo ma non si capisce poi chi pagherà nel paese dei balocchi. Addirittura e questo ci pare emblematico del modo di gestire in senso verticistico aziendale un partito, sono stati candidati delle persone che poi dopo la presentazione delle liste sono stati definite impresentabili e “cacciati”, cioè sulla scheda il nome di questi impresentabili ovviamente ci sta ma se eletti non potranno entrare nel gruppo parlamentare 5 stelle, ma dovranno invece formare un gruppo misto e siamo già a quota 30 più o meno. Si dice: eh ma non può Di Maio controllare tutto e tutti. Invece sì, Di Maio disse all’atto della presentazione che erano tutti candidati controllati e certificati, ora lui stesso si autosmentisce quasi ogni giorno ne deve cacciare qualcuno; poi non si capisce perché Di Maio non può controllare tutto e tutti ma gli altri segretari di partito invece sì.

Voteremo coalizione Centro-Sinistra.

In particolar modo voteremo Partito Democratico, dunque i motivi sono tanti e anche qui ne elenchiamo giusto qualcuno. E’ chiaro che quando si vota un partito che ha governato gli ultimi 5 anni e sostenuto gli ultimi 3 governi si guarda più al fatto che al si farà.
Abbiamo trovato importanti davvero le leggi sul caporalato, oppure sui diritti civili che si può dire ha caratterizzato questa legislatura, come: la legge sul dopo di noi, le unioni civili, il divorzio breve, contro le dimissioni in bianco. Oppure abbiamo trovato interessanti le leggi sull’omicidio stradale e contro lo spreco alimentare o sugli ecoreati più in generale. Ci pare che vi sia un’assoluta chiarezza su questioni per noi fondamentali come sui vaccini decisamente un sì e sulla politica estera. Certo non tutto ci ha entusiasmato come gli 80€ di per sé una buona iniziativa per incentivare i consumi ma ci pare che questo numero 80 sia diventato una specie di mantra tipo il milione di Berlusconi. Sulla Buona scuola ci pare una iniziativa lodevole nella teoria ma nella pratica ci pare abbia più di qualche crepa, così come il job act un attenzione dovuta al mondo del lavoro ma non ci pare la risposta si sia rivelata adeguata anche se nella nostra piccola e insignificante esperienza personale abbiamo conosciuto amici che proprio con questo “strumento” hanno trovato un lavoro.

Non voteremo per Liberi e Uguali.

In realtà non per qualche problema ideologico o che altro, ma ci pare assurdo che in un momento di crisi forte di valori e di messa in discussione del valore della politica ci si divida sulla leadership e non sui contenuti. Non abbiamo ben compreso cosa abbia portato la secessione, quale provvedimento o legge, ma solo una questione di carattere personale. Esistono le primarie ci si poteva organizzare per vincerle invece di perderle malamente. Se ogni volta uno strumento democratico come il voto mette in discussione i valori o il proprio ruolo, allora bisognerebbe interrogarsi seriamente sul proprio concetto e valutazione della espressione “democrazia”.

Sia chiaro questa nostra disamina non vuole convincere nessuno, votate come cavolo vi pare, noi abbiamo detto la nostra in quanto questo blog si occupa di politica, sebbene in particolar modo quella locale, quindi ci pare ipocrita non dire da che parte apporremo il nostro segno con la matita che non ciucceremo, mica siamo scemi.


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