Aggiudicata la gara per la refezione scolastica nel comune di Cervino. Quindi sarà la ditta “La Gondola” che ha offerto un prezzo pari al 3,50€ oltre IVA. Il verbale di gara che può trovarsi all’albo pretorio dice molto poco.
Quindi tenendo conto dell’iva da applicarsi, che nel caso della refezione scolastica, è del 4%, il prezzo unitario sarà di 3,64€. Non si sa ancora quanti ticket saranno erogati al mese, ma se è come gli anni scorsi cioè in numero di 22 arriviamo alla cifra di 80,08€.
Non lontano dagli 84€ da noi profetizzati alcune settimane fa.
Ora sia chiaro che questo prezzo lo hanno voluto le famiglie, che a detta dell’amministrazione comunale, hanno protocollato l’intenzione di accollarsi per intero il costo della refezione scolastica, firmando si può dire chiaramente una “cambiale in bianco” in quanto hanno sottoscritto questo impegno senza conoscere ancora il reale importo a cui andavano incontro. La furbizia proprio.
Noi riteniamo però come già affermato in passato che un’amministrazione comunale non può, né in tempi di vacche grasse né per quelli di vacche magre, venir meno al proprio impegno verso i cittadini soprattutto quelli che sono più in difficoltà.
Quindi chiediamo all’assessore all’istruzione in questo caso se sono previste misure di aiuto nei confronti delle famiglie che ad esempio hanno due figli a scuola e quindi pagherebbero 160€ mensili.
Ci è giunta voce che nelle scuole cervinesi mancherebbe un po’ di tutto, quindi, altra domanda, ma ora che il risparmio per il comune sulla refezione scolastica è appurato parte di quelle risorse potrebbero essere utilizzate per acquisto di carta igienica, toner, e tutto ciò che serve per assicurare il corretto andamento igienico e amministrativo di una scuola?
Sempre come abbiamo sostenuto in passato siamo sempre dell’idea che sindaco e assessori devono percepire uno “stipendio”, ma siccome qui si parla di una interruzione di servizio sic et sempliciter, che poi le famiglie si accollano la spesa non cambia la sostanza, insomma basterebbe un piccolo sacrificio di ognuno per alleviare un po’ questo costo.
Ad esempio se il sindaco si “tassasse” di 250€ mensili il vice di 150€ e gli assessori di 100€ arriveremmo alla somma di 800€ mensili, un nulla, una goccia nel mare, ma almeno si potrebbe, per così dire, fare il possibile.
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