Non riesco ad evitare di parlare dell’eliminazione della Nazionale di Calcio, per questo articolo evito di parlare in plurale maiestatis.

Per la seconda edizione consecutiva l’Italia non sarà presente ai mondiali di Calcio.

Stiamo leggendo di gente indignata, che “urla” cose tipo “Vergognatevi”, “andate a zappare” e via così dando la colpa dell’insuccesso ai tanti soldi che questi atleti guadagnano.

Io sono arrogante fino al midollo, ma non ipocrita e a questi ragazzi rinnovo il mio grazie per tutte le emozioni che mi hanno regalato all’Europeo e mi spiace davvero che siano stati eliminati, ma non per me, per loro.

Io il mondiale lo guarderò lo stesso con o senza Italia, certo sarebbe stato più interessante, magari più divertente, ma sempre dal divano e con la birra in mano lo guarderò.

Me ne fotto se questi ragazzi guadagnano milioni o poche centinaia di euro a me sulla busta paga non cambia nulla e non mi risulta che gli atleti dell’Nba, per fare un esempio, vengano pagati con un pugno di noccioline salate.

Io so che ieri i primi a essere frustrati, arrabbiati, delusi erano proprio quei ragazzi con la maglia azzurra e mi spiace per loro, perché i soldi sono belli e non bastano mai, ma certe cose, come un mondiale di calcio, quello i soldi non te lo possono regalare. Sicuramente loro ci tenevano a esserci in una competizione del genere a giocarla, mica a vederla dal divano!

Non so come il movimento calcistico possa venirne fuori da questo momento difficile, sicuramente un aiuto sarebbe se i tifosi di club, come della nazionale, la smettessero di riversare sulle rispettive squadre le loro frustrazioni, odio e invidia e forse potremmo prendere le vittorie e le sconfitte per quelle che sono: dei momenti di sport.

Ieri per quanto mi riguarda ho visto una bella pagina di sport, con la Macedonia del Nord, che numero 67 del ranking Fifa, batte una squadra più forte e blasonata dopo essere stata sotto pressione per 90′! Il bello del calcio è proprio questo, l’imprevedibilità del risultato, quando due squadre scendono in campo può ben succedere che Davide batta Golia. Il ranking non conta nulla nel calcio è giusto un dato statistico, diverso il suo valore nel Rugby per esempio, in quel caso conta parecchio. Giusto una digressione: i giocatori di Rugby in Francia guadagnano più soldi dei giocatori di calcio della Ligue 1, la Francia è sia campione del mondo in carica di calcio sia vincente ultimo 6 nazioni, giusto per dire che il rapporto soldi-vittorie non esiste.

La cosa buona delle sconfitte che poi ci si rialza ed è bello vincere dopo, arriverà il nostro momento, l’importante è restare uniti e imparare.

Abbiate pazienza ma le tragedie sono altre.