Stavolta non l’abbiamo capita. Ci riferiamo non solo alla ordinanza del sindaco di Arienzo -Giuseppe Guida- la numero 3 del 07.01.2020 ma anche al relativo comunicato diffuso proprio ieri.

Nel comunicato diffuso ieri -ad esempio- si dice in maniera stringata che le scuole saranno chiuse fino al 25.01.2020 e che anche lo screening sarà rinviato, ma non si sa quanto. A leggere il comunicato sembra che le due decisioni, cioè chiudere la scuola e lo screening, siano interdipendenti. Quello che troviamo assurdo è come si arriva alla decisione. Leggendo il comunicato si legge che la dirigente Rosa Prisco in maniera informale, ma non è dato di sapere che significa, cioè li ha telefonati i genitori? Li ha incontrati per strada? Comunque, in base a questo criterio informale della Prisco, si è costatato che meno della metà delle famiglie avrebbe partecipato allo screening, e si rinvia.

E … allora?

Ma lo screening non era obbligatorio, certo era fortemente raccomandato ma non obbligatorio, mentre per il personale docente e Ata lo screening era obbligatorio. Ci pare di capire che si è presa una decisione di rinviare lo screening e contestualmente di rinviare l’apertura della scuola, si dice nel comunicato che lo screening è il termometro del rischio contagio, in base al sentore ad elementi non oggettivi ottenuti per via informale e solo riguardo le famiglie, che comunque non erano obbligate a farlo fare sto tampone ai figli, mentre nulla è dato sapere riguardo la partecipazione, neppure in via informale, degli insegnanti e del personale Ata che invece erano obbligati.

Addirittura il rinvio è di ben due settimane. Teniamo presente che in tutti i comuni della Valle di Suessola il dato del contagio sta scendendo, siamo alla sesta settimana consecutiva, finalmente è arrivato pure il vaccino, quindi ci pare un minimo esagerato, se non l’ulteriore rinvio, quantomeno un rinvio di quasi 2 settimane!

Nel leggere l’ordinanza, tutto sto ambaradan di cui abbiamo scritto non si evince, si dice semplicemente che si prevede in base alle notizie dei mass media una possibile terza ondata e quindi in via precauzionale si chiude.

Non viene per nulla affrontato il problema degli alunni fragili, cioè di quegli alunni con disabilità e/o con bisogni educativi speciali, che in base all’indirizzo del Miur del 7 agosto 2020 doveva essere riservato a questi bimbi delle ore di didattica in presenza con una parte di compagni pure essi in presenza e una parte con didattica a distanza nel caso. Ci sono alunni fragili in Arienzo? A noi sembra di sì, ma non ci pare abbiano avuto risposta.

Sia chiaro che noi capiamo il sindaco, soprattutto quando si tratta di salute non è facile prendere una decisione, ma avremmo preferito che nel caso specifico della chiusura o meno delle scuole si fosse presa una decisione su basi oggettive e dati consultabili. Lo screening disposto dall’amministrazione era un modo intelligente di affrontare la cosa, ma non abbiamo capito questo dietrofront su elementi poi soggettivi e su dati non consultabili. Lo screening, come è stato detto utilizzando una bella immagine come il termometro del rischio del contagio, aveva senso sul personale docente e non docente, e ripetiamo fino allo sfinimento: in base a quel dato, e non al dato degli alunni che era volontario, prendere la dovuta decisione. Decisione che avrebbe anche dovuto tener conto della presenza di alunni fragili, che non sono stati per nulla considerati. Poi è chiaro che nel caso si trovi un contagiato tra alunni o docenti/non docenti allora quella classe si deve chiudere e se se ne trovano due in classi diverse si chiude tutta la scuola, nessuno vuole certo rischiare la salute dei figli!

Tra l’altro quando è stato deciso lo screening su base volontaria seppur fortemente raccomandata per gli alunni non è stato detto che in caso di mancato numero minimo di alunni alla partecipazione dello screening le scuole rischiavano di chiudere!

La salute è un bene primario ma anche l’istruzione lo è, per i bimbi poi l’interazione con i pari età in ambito scolare è vitale anch’essa.

Ormai la decisione è presa e quindi non pensiamo che il sindaco la cambi, ma ci auguriamo a questo punto che in prossimità della fatidica data del 25.01.21 si proceda come si stava facendo e cioè con screening in determinati giorni obbligatori per il personale docente e non docente e in base a quei risultati prendere una decisione in merito.