Tiene sempre banco ad Arienzo la questione mensa scolastica, ma meglio dovremmo dire la questione del ticket mensa, come ormai noto la problematica è di carattere economico tra residenti e non residenti, con questi ultimi che pagheranno il massimo della tariffa a prescindere dal reddito. Questa situazione fa infuriare letteralmente la dirigente scolastica Maria Pirozzi, che senza mezzi termini parla di “scempio da eliminare”, di passo indietro di quarant’anni e via così, inoltre la dirigente ha intenzione di coinvolgere nella questione pure il parlamento e più precisamente la commissione cultura della camera scrivendo una letterina alla deputata del PD Camilla Sgambato. Intanto però la dirigente una lettera l’ha inviata, al sindaco a tutti i consiglieri, al prefetto e pure ai vescovi di Acerra e Caserta, anche se non capiamo il motivo del perché coinvolgere pastori di anime nei laici problemi.
La cosa curiosa è che la Sgambato è dello stesso partito del vice-sindaco Zimbardi, quindi verrebbe sollevato anche un problema politico, infatti Zimbardi attraverso un comunicato, si scaglia proprio contro la dirigente Maria Pirozzi accusandola di fare e dare giudizi politici.
In tutto questo la mensa viene spostata a metà Novembre in quanto il “centro cottura” è stato invaso dalle acque delle ultime alluvioni.
Quali sono le tariffe? Ebbene secondo la giunta riunitasi il 27 Ottobre 2015 chi ha un reddito Isee da 0€ a 20.000€ pagherà 45,00€, chi ha un reddito Isee da 20.001,00 a 40.000€ pagherà 55€, oltre i 40.000€ la tariffa sarà di 72,00€; chi non presenterà il reddito Isee sarà automaticamente inserito nella fascia più alta, i non residenti pagheranno 72,00€.
Siamo sconcertati da queste tariffe.
Lo ripetiamo, ormai in tutti i comuni esiste una differenziazione tra residenti e non residenti nel pagamento del ticket per la mensa scolastica, quindi non è questo il problema, ma il fatto che una giunta con elementi di centro-sinistra non tenga in minimo conto gli indigenti. Con quale coraggio si fa pagare lo stesso ticket chi ha un reddito Isee 0 con chi ha un reddito Isee fino a 20.000€? Addirittura la differenza tra chi non riesce a mettere assieme il pranzo con la cena e chi ha un reddito Isee tra i 20.000€ e i 40.000€ è di soli 10€! Tra l’altro non si tiene nemmeno in conto chi ha più di un figlio iscritto, nulla è previsto in questo caso. Anche per i non residenti non si fa alcun conto sulla indigenza o meno, tutti devono pagare 72,00€.
Certo si può benissimo non far partecipare il proprio o i propri figli alla mensa e portarseli a casa, ma noi riteniamo che uno studente non è semplicemente un conto o un ticket, non si può creare una discriminazione che può portare delle problematica nel normale percorso di crescita, gli studenti seppur “piccoli” sono la futura classe dirigente di questo paese e vanno trattati con rispetto.
supporter