Non crediamo ve ne sia bisogno, ma lo diciamo giusto per quelle persone che ci hanno”scoperto” leggendo tramite questa emergenza sanitaria: non ci interessano i like, questo blog non è informativo, ma come tutti i blog fa opinione, discussione e soprattutto cerca un dialogo con gli amministratori che spesso e volentieri abbiamo.

buoni spesa

Lungi da noi in questo periodo criticare le amministrazioni che stanno dando il massimo in base alle loro possibilità, ma in verità mai noi critichiamo ad mentulam.

Vogliamo segnalare l’attenzione sulla determina dei buoni spesa che ci pare abbia delle criticità.

Per esempio, non sono indicati le divisioni per lettera e insomma le modalità per la consegna delle domande per questi buoni spesa. Tutto questo è affidato ad una nota su un gruppo Facebook, che però non è un qualcosa di “istituzionale” quindi non ha alcun valore giuridico e quindi non è vincolante. Mentre la determina ha tutti quei valori. Sempre nella nota su fb è indicato l’indirizzo mail cui spedire queste domande, ma nella determina non è indicato alcun elemento temporale di consegna e alcuna modalità di consegna. Certo l’indirizzo mail è riportato nella domanda, ma questa è conseguenza della determina e deve limitarsi a contenere quella e non a debordare. L’indirizzo è questo: : pec.comunearienzo@asmepec.it che poi è pure diverso da quello indicato nel gruppo fb che è invece questo: comunediarienzo.arienzo@virgilio.it.

Ma scriverlo nella determina un indirizzo o più di uno che problemi comportava?

Passiamo alla ripartizione.

Il comune nella libertà concessa tramite un atto ufficiale della protezione civile e non da una pagina fb consente ai comuni di decidere come ripartire i soldi mettendo dei paletti.

In ammissione prioritaria sono inseriti i nuclei familiari di coloro che hanno perso il lavoro per effetto delle restrizioni imposte dal governo e dalla regione Campania in materia di contrasto al Covid-19. Nella domanda c’è appunta una casella da barrare per chi rientra in quel caso, ma c’è anche una casella da barrare per chi è divenuto disoccupato a prescindere. Ridondante visto che certamente queste persone entrano nei nuclei familiare in stato di bisogno. Se è previsto un punteggio che è di 16 punti e quindi 100€ a componente familiare, cosa buona e giusta, non è previsto nessun punteggio per i secondi. Anzi in domanda è inserito l’indicazione del reddito 2018.

Poi perché chiedere il reddito del 2018 e non quello percepito nel 2019? Ma perché non si è valutato l’ISEE del 2020? E’ anno in corso ma si può fare come cosa, ma proprio perché anno corrente più vicino alla situazione attuale dei cittadini.

Anche perché la situazione economica potrebbe essere mutata e quindi una famiglia nel 2018 se la passava bene o benino, ora è ancora più in difficoltà e viene monitorata in un elemento temporale non realistico.

Non si capisce perché per i cittadini europei ed extraeuropei non vi è alcuna menzione.

Insomma è stata pubblicata il giorno 06.04.2020 questa determina all’albo pretorio, si avevano ben 5 giorni pieni per preparare qualcosa di meglio.

Lo ripetiamo non vogliamo criticare tout court che non serve a niente e non è nel nostro stile, ma lo diciamo proprio per andare in aiuto agli amministratori perché gli atti si possono sempre impugnare e come abbiamo detto per San Felice a Cancello avere oltre il danno, la beffa.

Modulo_Buoni_Spesa

misure_di_solidarietà determina