ARIENZO BIBLIOTECA COMUNALE: ACQUISTI LIBRI A CASACCIO, CHE FINE HA FATTO LA COMMISSIONE DI GESTIONE?
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 11 Marzo 2021
Parliamo ancora di Arienzo e di Biblioteca comunale. Stavolta non ci soffermiamo sulla problematica dei locali idonei, ma sull’essenza stessa di una biblioteca e cioè la presenza di libri.

Apprendiamo con una nota di stupore che è stata elaborata una determina di spesa di ben 300€ per l’acquisto di libri.
Si direbbe nulla di strano, visto che appunto una biblioteca per essere tale ha bisogno di libri. Infatti anche la determina giustifica tale spesa nel dover acquistare libri per aggiornare la Biblioteca comunale. Quindi si tratta di un aggiornamento e non di banale quantità di volumi anche perché, come ci ha detto il sindaco Giuseppe Guida, sono in arrivo, o forse già arrivati, ben 20.000 libri frutto di donazione della Famiglia Bernardo.
Quindi, per esclusione, è un problema di avere libri “nuovi”. Apprendiamo sempre dalla determina che in base a un preventivo la casa editrice Il Pozzo di Giacobbe con sede a Trapani fornirà questi libri appunto per una spesa di 300€. Il Pozzo di Giacobbe è una casa editrice che pubblica libri di carattere religioso, cristiano, per ragazzi. Quindi, i libri che la biblioteca abbisogna sono per ragazzi di natura cristiana che a quanto pare quelli che ci sono, se ci sono, sono “vecchi” e tutto questo deciso tramite una valutazione di preventivi. O forse, si volevano dei libri si è fatta una ricerca e il preventivo più economico che per puro caso sia di libri di natura cristiana per ragazzi. Nell’uno e nell’altro caso, consentiteci la rudezza dei termini, ma è un modo stupido di gestire una biblioteca comunale!
Andando a monte chi ha deciso e in base a quale valutazione tecnica che la biblioteca ha bisogno di libri? Quali poi? E’ mai poi possibile che nel prendere tale decisione non si sia nemmeno presi la briga di guardare il “Regolamento della Biblioteca Comunale”?
Eh sì, esiste una regolamento. E’ ancora in vigore?
Questo regolamento stabilisce che la biblioteca è gestita da un Comitato di Gestione e tale comitato è formato dal Sindaco o da un suo delegato e da 4 membri nominati dal Consiglio Comunale scelti tra coloro che maggiormente hanno diffuso la cultura in ambito locale. La Biblioteca inoltre deve essere diretta da un bibliotecario scelto per concorso. Insomma, qua, prima di sfrattare gente a casaccio, bisognerebbe innanzitutto farla funzionare questa biblioteca applicando il regolamento, se non è stato abolito de facto, poi magari si può parlare di locali e soprattutto di acquisto di libri. Non certo fatto in quel modo rozzo a botta di preventivi da un burocrate del comune.
Avere una biblioteca fornita nel proprio comune è come avere un gioiello, basta guardare Maddaloni, un comune in rovina da decenni, l’unica cosa buona che ancora tiene è la biblioteca, eppure sembra che i comuni abbiano fastidio, non si rendono conto che è una grandissima risorsa economica, non solo indiretta, ma anche diretta per le casse comunali se ben gestita ovvio.
Noi speriamo che la maggioranza consiliare si adoperi per il buon funzionamento della biblioteca cominciando ad applicare questo regolamento evitando sperperi di denaro come questi 300€ buttati. Speriamo che anche la sonnecchiosa opposizione proprio dalla biblioteca riesca a farsi sentire e a far sentire le ragioni della ragione.