E’ cominciata la campagna elettorale, vogliamo subito sgombrare il campo da dubbi: essendo noi un blog non siamo tenuti a rispettare la “par condicio”. Ergo, per questa campagna elettorale diremo quel che ci piace, come ci piace.

Siamo certi sarà un campagna elettorale dai toni alti, forse altissimi, ovviamente ci auguriamo di no e proprio per creare un clima di distensione abbiamo pensato di trovare alcune simpatiche similitudini tra i nomi delle liste e alcune omonime che abbiamo trovato sul web.

Ad esempio la lista “Città Domani” di Andrea Pirozzi, abbiamo trovato on line un altro “Città Domani”, come ad esempio a Noci (ba), presentatosi all’elezioni comunali del 2013 http://www.noci24.it/images/stories/2013/loghi-associazioni/logo-citta-domani.gif. Questo è inevitabile che accada, il riferimento alla “città” e al “domani” sono riferimenti normali in una competizione elettorale, quello che è interessante è che tale espressione è utilizzata in modo bipartisan, infatti sia a Santa Maria che a Noci “Città Domani” è un riferimento di centro destra, a Siena, per le comunali del 2011, era un riferimento di centro sinistra. Come si può leggere qui: http://www.ilcittadinoonline.it/lettere/elezioni-citt-domani-presenter-una-lista-autonoma.html/

Anche il cambiamento, il voltare pagina, sono tipiche espressioni che si ritrovano in una lista, in genere di opposizione, infatti la lista “Cambiare si Può” di Giancarlo Bernardo, si propone di voltare pagina rispetto al passato, e chissà quante sono le opposizioni che in tutta Italia hanno pensato alla stessa cosa. Difatti nel primi anni del 2000 nell’estrema sinistra italiana nacque un movimento che si chiamava proprio “Cambiare si può”(qui può trovarsi un riferimento http://web.rifondazione.it/home/index.php/prima-pagina/17504-rete-2018-e-cambiare-si-puo-nasce-il-polo-di-sinistra e qui https://www.facebook.com/permalink.php?id=438836909508434&story_fbid=472574519468006 ) l’idea fu quella di unire tutta la sinistra dei movimenti, partitini, popolo viola, arancione ecc., in un unico grande partito e tornare trionfalmente in parlamento, la cosa si concretizzò con Ingroia e “Rivoluzione Civile” delle ultime politiche, ma fu un clamoroso flop. Una cosa divertente è che pure Beppe Grillo ha utilizzato “cambiare si può” come slogan ( http://www.beppegrillo.it/2013/08/cambiare_si_puo.html )

SvoltiAmo LiberaMente Insieme” come si sa è una fusione tra il gruppo “La Svolta” e un pezzo di “Noi Insieme liberamente”, è un nome atipico per una lista in quanto lungo, in genere sono molto brevi le denominazioni delle liste, formate da una o due parole. La Svolta è un nome un po’ abusato e inevitabili che si trovino delle similitudini pure nel simbolo come ad esempio nel comune di Salento (sa) (http://www.comune.salento.sa.it/index.php?action=index&p=100 oppure  https://www.facebook.com/pages/Lista-La-Svolta/101049443310091 )Sinceramente siamo rimasti sorpresi in questo caso di trovare un’associazione denominata “Liberamente Insieme” che parteciperà con un paio di candidati alla competizione comunale di Rovigo!. (http://www.rovigooggi.it/articolo/2015-04-13/liberamente-insieme-per-sostenere-stefano-e-nadia/#.VUZdndLtmko ) Ci si passi la battuta, ma nel caso Emmanuele De Lucia dovesse vincere le elezioni offrirà un gemellaggio alle città di Rovigo e Salento?

Passiamo a PerSantamaria di Adriano Telese, ebbene nel nome e nel simbolo ci ha riportato con la memoria indietro al 1994, quelle furono elezioni storiche, in quanto il primo cittadino santamariano veniva scelto dai cittadini per la prima volta, ebbene in quella tornata elettorale fu presentata la lista Movimento civico Pro S.Maria e nel simbolo aveva una famiglia stilizzata. Non abbiamo trovato on line il simbolo, ma questo, può trovarsi nell’ottimo lavoro ricco di documenti storici di Gabriele Della Valle, Memoria Santamariana, a pag.211 . Il nome è molto simile si passa da un pro a un per e santa maria è scritto per esteso senza a vico in entrambi i casi, pure il simbolo è formato da persone, che nel logo di PerSantamaria non sono stilizzate, le quali si tengono per mano e che potrebbero raffigurare un gruppo di cittadini o anche una famiglia, ma decisamente il simbolo di Telese è artisticamente più bello di quello del 1994.