Il segretario del locale partito democratico ci ha inviato una nota ove in pratica fa un riassunto sull’ultima esperienza amministrativa, condita di mea culpa, ma illustra anche strategie per il futuro prossimo.

Ieri non è finita solo l’amministrazione comunale di Arienzo, ma anche il progetto ‘Arienzo è tua’ e lo dico a ragion veduta.
Ricordo quando io scelsi il simbolo ed il nome di questo progetto, in cui amici e cittadini credevano fin al punto da spazzare via decenni di gruppi di potere, di famiglie ed interessi che avevano fatto il bello ed il cattivo tempo ad Arienzo.
Il tempo dirà se è stata un amministrazione discreta o meno, sicuro nn siamo stati capaci di portare quella unità e quella pace sociale nella nostra comunità, che era il cardine del nostro programma e ciò che più ci teneva insieme.
Ci abbiamo creduto. Ho visto giovani e meno giovani impegnarsi,lottare per una speranza che si era materializzata.
Un sogno che diventava realtà. Finito in malo modo con la sua disintegrazione e che ora rischia di riportare Arienzo indietro di anni.
Boria e voglia di arrivare hanno calpestato ogni lotta , ogni sogno di chi ci aveva creduto.
Un esempio del punto assurdo a cui si è arrivati e che mai avremmo pensato, è la gestione del campo sportivo, dato ad una società privata. Campo sportivo completato cn i soldi dei cittadini e che ora probabilmente per metterci un piede sopra devono pagare nn è chiaro bene chi. Un bene voluto fortemente. un bene che doveva restare agli arienzani.
Non era questo il sogno che avevamo e per cui abbiamo tanto lottato, non erano questi i metodi ed i mezzi.
Credo che ora c’è bisogno di una figura che davvero mantenga gli equilibri e unito il paese. E questo nn può prescindere da un candidato Sindaco autorevole, di spessore, impegnato da sempre nel sociale e soprattutto donna. Con la sua concretezza, il coraggio, lo spirito analitico e materno. C’è bisogno di unire la comunità. Crediamo e lotteremo affinché finalmente Arienzo diventi di tutti i cittadini nn di una parte sola.