L’Assessore all’istruzione del comune di Santa Maria a Vico è spesso silente e quella volta che dice qualcosa ci aspettiamo sempre che ci sorprenda un po’. Mai come stavolta avremmo però preferito il silenzio abituale. E’ venuto fuori un comunicato dell’assessorato alla pubblica istruzione ed edilizia scolastica di un nulla cosmico condito da banalità e omissioni.
La partenza già dice tutto:
“Il giorno 11 settembre 2017 all’Istituto Comprensivo “ GIOVANNI XXIII ” di Santa Maria a Vico è suonata la campanella del primo giorno di scuola che rappresenta sempre qualcosa di speciale che emoziona i ragazzi ed anche i loro genitori, soprattutto quando è il primo anno di un nuovo ciclo formativo.
L’anno scolastico 2017/2018 è iniziato nel migliore dei modi in tutti gli undici edifici dell’Istituto Comprensivo e gli alunni sono stati accolti amorevolmente e festosamente in ambienti confortevoli e pienamente efficienti.”
Giustamente l’assessore ricorda che l’11 settembre è cominciata la scuola, in pratica per scrivere queste righe di augurio e propaganda ci ha messo la bellezza di una settimana e mezza! Ecco magari era bello se due righe due si fossero scritte proprio il giorno stesso dell’entrata dei fanciulli, degli insegnati e personale non docente nelle scuole.
Altra cosa interessante è che comincia solo per l’istituto comprensivo Giovanni XXIII. Vabbè capiamo che l’istituto comprensivo sia direttamente sotto responsabilità comunale, ma augurare buon inizio anno pure agli studenti e non magari della “ragioneria” per esempio non era mica vietato o per gli studenti della città che studiano in altre sedi.
Bello il passaggio poetico del “qualcosa di speciale” per alunni e genitori, perché per insegnanti e personale non docente è na rottura?
Però siamo sereni perché quest’anno scolastico 2017/18 -ci fa sapere l’assessore- i ragazzi sono stati accolti amorevolmente, gli altri anni pare siano stati presi a scudisciate e male parole.
Proseguiamo:
“Fin dall’insediamento dell’attuale Amministrazione è stata rivolta la massima attenzione alla Scuola ed innumerevoli sono le attività svolte anche quest’anno per assicurare vivibilità, sicurezza, benessere e tutto quanto necessario per avere una Scuola degna di essere definita tale: sono stati effettuati importanti lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione per € 140.000,00 circa; è stato rinnovato l’arredo scolastico vecchio e non più idoneo all’uso per € 35.000,00; sono state eseguite manutenzioni di tutte le aree verdi delle Scuole; gli interventi di manutenzione ordinaria richiesti quotidianamente vengono prontamente eseguiti; la refezione scolastica inizierà il 02/10/2017 e terminerà il 31/05/2018; è stata mantenuta la Sezione Comunale della Scuola dell’Infanzia “Iadaresta” e tanto altro ancora. Inoltre, nel bilancio 2017/2019 l’edilizia scolastica rappresenta una voce molto importante con cinque progetti di notevole rilevanza (efficientamento energetico e adeguamento strutturale di diversi edifici scolastici, realizzazione di un Nuovo Polo Scolastico) giudicati idonei per il finanziamento della progettazione nell’ambito del Fondo di Rotazione Regionale. Si tratta di opere ambiziose che ammontano a 20 milioni di Euro circa, finalizzate ad avere per i nostri ragazzi scuole sicure, confortevoli ed all’avanguardia.”
Viene detto che fin dall’insediamento di quest’amministrazione che la stessa ha cura per la scuola, si certo se la scuola la intendiamo in quanto a edificio certo, il fatto che secondo noi non c’è nessun provvedimento a favore degli studenti, una borsa di studio da 1000€ per uno dicasi uno studente meritevole pare brutto? Ne abbiamo già parlato e non è la sede questa. Comunque poi c’è un elenco lungo di cose fatte, ma è ordinaria amministrazione, nulla di trascendentale, è come se una persona dicesse hey stamattina ho fatto una cosa incredibile mi sono lavato i denti e ho usato il filo interdentale per giunta!
Quello che si poteva approfondire, ma viene messo così en passant, è l’aver mantenuto la sezione comunale della scuola dell’infanzia e i 20 milioni di finanziamento per cinque progetti riguardanti la scuola tra cui l’efficientamento energetico che non contiamo più oramai quante volte è stato detto di essere fatto o annunciato che pare si stia facendo una centrale nucleare.
Ultima parte:
“L’impegno, la cura e la dedizione profusi fino ad oggi per la Scuola, operando anche in prima persona per il bene di tutte le sue componenti ed in particolare degli alunni (che considero come se fossero anche figli miei), continueranno sempre alla massima intensità.
Lo studio è uno strumento formidabile che permette di acquisire un bagaglio di conoscenze di enorme valore. Studio in latino significa anche amore per cui studiare è amare ciò che viene insegnato e i docenti dell’Istituto Comprensivo, con la mirabile guida del Dirigente Scolastico dott.ssa Carmen Crisci, trasmetteranno ai loro alunni, con passione, competenza e professionalità, l’importanza della conoscenza, della formazione e dell’impegno per la loro crescita umana, civile e culturale, assolvendo così al meglio alla missione educativa della Scuola.
La nostra Scuola e una Scuola viva costruita con l’apporto di tutti gli interessati, ciascuno per la parte di propria competenza.
In qualità di Assessore alla Pubblica Istruzione ribadisco gli auguri di Buon Anno Scolastico 2017/2018, auspicando che sia sereno, gioioso, produttivo e pieno di soddisfazioni per tutti.”
L’ultima parte ritorna la vena poetica con altissime punte di commozione come quando l’assessore afferma di riconoscere tutti i fanciulli come figli suoi. Ecco papà magari puoi comprare uno scuolabus, papà per favore io prendo sempre ottimi voti mi porti al cinema o mi dai una borsa di studio così i miei genitori biologici possono vedere alleviati i loro sacrifici per me, ecc. ecco questi potrebbero solo alcune richieste che i piezz e core, come direbbe il poeta, potrebbero rivolgere al loro padre putativo.
Poi si chiude con un dotta e bella etimologia della parola studio, che ognuno fa la sua parte per rendere bella e viva la scuola, diciamo che il finale ci piace.
Magari due paroline per i vigili che dovrebbero entrare nel plesso Leopardi si potevano spendere anche perché la cosa ha preoccupato, secondo noi in maniera infondata ma tant’è, molti genitori su questa commistione.
Ma forse l’assessore aveva già detto fin troppo.
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