FOCUS GIURIDICO: DIFFERENZA TRA EVASIONE ED ELUSIONE FISCALE
Alfredo Ferrara
Pubblicato il 17 Luglio 2015
Abbiamo assistito alla polemica tra il sindaco di San Felice a Cancello Pasquale De Lucia e l’esponente di spicco del m5s della stessa città Diamante Borzillo, lungi da noi entrare nella polemica, ma spieghiamo nei limiti del possibile cosa si intende per evasione e cosa per elusione, viste che queste erano le accuse che il primo cittadino ha mosso. Altro problema che pure in questi giorni tiene banco è la morosità per chi non paga la bolletta dell’acqua. Ovviamente proveremo a dare una spiegazione sperando di essere chiari, ma sappiamo che è difficile vista la materia complessa.
Diciamo in modo spiccio che l’evasione fiscale è il sottrarsi da parte del contribuente dal pagare i tributi allo stato o se vogliamo alla collettività. Ve ne sono tanti di tipi di evasioni, sembra ve ne siano ben 19! Soprattutto rilevante ai fini penali anche il quantum non viene devoluto. Non staremo ad elencare tutte e 19 le situazioni, ma grosso modo si va dalla dichiarazione fraudolenta, cioè falsificando la dichiarazione dei redditi o emettendo false fatturazioni o alterando le scritture contabili, si diceva che anche il quantum è importante nella configurazione del reato e quando la soglia minima viene superata scatta il reato e la relativa sanzione, che nel caso può arrivare pure a 6 anni massimo. Altro tipo di evasione fiscale penalmente rilevante è la dichiarazione infedele, che si differenzia dalla precedente per il fatto che la dichiarazione dei redditi seppur non veritiera ma è senza un impianto fraudolento vero e proprio, la soglia minima anche in questo caso c’è ed è più alta della precedente, la sanzione è però già più bassa, il massimo è 3 anni di reclusione. Poi c’è la dichiarazione omessa, ovvero la non presentazione della dichiarazione dei redditi o anche dell’iva, in questo caso la reclusione è di 3 anni, ovviamente al superamento della soglia minima prevista dalla legge.
Per elusione fiscale, invece si intende nel mettere in atto un negozio o applicare la legge in modo più favorevole per pagare meno o non pagare il dovuto che altrimenti il soggetto sarebbe tenuto a fare; ecco detta così non si capisce molto, ma proviamo a fare un esempio: costituire una società al solo fine di sfruttare la deducibilità fiscale dei costi alla propria persona che altrimenti non si potrebbero avere, quindi avere una minore tassazione rispetto alla persona fisica, senza il voler fare veramente impresa. Si piega la legge ai propri scopi, mentre con l’evasione si va contro la legge. Un caso famoso di elusione fiscale fu quello di Dolce&Gabbana che fece pure giurisprudenza con una famosa sentenza della Suprema Corte del 28 Febbraio 2012 n°7739.
Passiamo all’altra questione la morosità sulle bollette dell’acqua. Diciamo subito che il cittadino non paga attraverso la bolletta il consumo d’acqua, ma l’erogazione del servizio. Nel caso una bolletta non venisse pagata alla successiva scatta una mora, se più bollette non vengono pagate allora la società incaricata del servizio invierà un sollecito di pagamento, che deve contenere una data, se passata questa il debitore non adempie verrà inviata una diffida con termine di 20 giorni, passati questi giorni inutilmente si interrompe la fornitura. Il procedimento di distacco non dovrà però essere effettuato nei confronti di utenti a basso reddito garantendo comunque una fornitura minima.
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