
Esiste una pagina Fb chiamata “Commenti memorabili” che mostra notizie reali, ma allo stesso tempo che hanno dell’incredibile, la cosa curiosa che molte di queste assurde notizie ha come teatro d’azione la città di Carpi. Talmente è stretto oramai il legame tra Carpi e le notizie assurde e memorabili che capita che per scherzo gli utenti della pagina inventino nei loro commenti situazioni assurde capitate proprio nella cittadina modenese.
In un certo qual modo ma senza il piglio scherzoso sta succedendo la stessa cosa a San Felice a Cancello.
Purtroppo, non se ne capisce il motivo ma il più grande centro della Valle di Suessola è divenuto bersaglio di pessima stampa, che non sembra riportare una vox populi ma crearla con notizie inventante ad hoc.
Molti ricorderanno nei tempi passati il furgone blu che adescava i bambini, falso!
Ricorderete certamente il cartello, che pubblichiamo, e si disse che erano gli abitanti della strada collinare che porta a San Michele esasperati a metterlo, falso!
O del cane che avrebbe azzannato una bambina con folle corsa in ospedale, falso!
Per non parlare di tutta una serie di “notizie” a luci rosse dalla dubbia se non improbabile realtà.
L’ultima bufala, purtroppo non ci si ferma davanti a nulla, e non riportiamo che tanto la si conosce benissimo la situazione.
Esiste una stampa locale con tanto di testate giornalistiche registrate in tribunale, che, ci spiace dirlo, ma hanno una mancanza di professionalità allucinante.
Esistono certo giornali di carta stampata e on line seri, che preferiscono il lettore informato al facile like. La colpa è anche delle aziende locali che portano soldi con la loro pubblicità a questi giornalacci. Come dei politici e partiti che fanno pubblicare i loro comunicato da chi infanga il nome della loro stessa città. Queste aziende si limitano a chiedere il costo dello spazio e quanti utenti fa quel determintato giornale, ma dovrebbero chiedere anche la percentuale di rimbalzo, ma qui andiamo troppo nel tecnico.
Quindi succede che questi giornali on line sono spinti da aziende a tenere alti i numeri di like e visualizzazioni “creando” ad hoc delle bufale o notizie dalla dubbia veridicità.
Mettiamoci anche la pessima capacità del lettore di distinguere la realtà che vive e quindi discernere un articolo “vero” da uno che diffonde una bufala, che poi non è che sia difficile, ma il livello di analfabetismo funzionale in Italia è molto alto.
Un serpente che si morde la coda, a farne le spese sono i cittadini che vengono male informati e si creano una percezione della realtà non rispondente al vero, e i giornali e giornalisti degni di questo nome frustrati nel fare il loro mestiere in maniera degna e coscenziosa.
Possiamo solo dire alle aziende che vogliono investire i loro soldi nell’informazione di stare attenti a chi danno i loro soldi, ai cittadini di leggere con criticità, e ai giornalisti seri di continuare e a quelli non seri che marciranno all’inferno, ai politici a farsi rispettare.
“Possiamo solo dire … ai cittadini di leggere con criticità”?
Non so se ridere o piangere di fronte a questa affermazione.
Un esempio tra tutti: abbiamo milioni di dosi di vaccini contro il Covid somministrati in tutto il mondo, migliaia di studi scientifici sulla loro efficacia, l’evidenza pratica della validità e necessità, ma la gente ancora crede alle idiozie di profili imbecilli o canali (fognari) Telegram.
Come mai possono distinguere una notizia locale vera o falsa? E qui ci sguazzano quei giornali on line (sì mi riferisco a quello con l’edizione provinciale) che buttano tutto in rete e, nei momenti di magra, cercano di monetizzare anche coi link Amazon spacciati come notizie di offerte.