Dobbiamo ringraziare il consigliere di opposizione Carmine De Lucia che ci fornisce dati riguardante i consigli comunali, ma pure lo ringraziamo perché ci dà modo di illustrare come non si fa il consigliere di opposizione.
Come detto in altri articoli avevamo pure noi la sensazione che i consigli comunali fossero molto pochi rispetto agli anni scorsi, nell’interrogazione presentata da Carmine De Lucia, che mostra appunto questi dati, che diamo per scontato siano corretti, si vede come il numero proprio quest’anno sia drasticamente sceso.
Infatti la banale media aritmetica dal 2010 al 2016 da un risultato di 8 consigli comunali, quest’anno si sono avuti solo 3 e difficilmente pensiamo si possa arrivare a 5 entro la fine dell’anno.
Ed è vero come viene fatto notare dall’interrogazione che i consigli comunali sono la massima espressione di democraticità e inoltre sono il luogo di confronto e di informazione per i cittadini sull’attività amministrativa.
Questo dei pochi consigli comunali è solo una delle interrogazioni presentate da De Lucia, che ha anche fatto protocollare altre interrogazioni: sulla raccolta dei rifiuti, sulla piazzetta dei Ruotoli, sull’Acqua Campania.
Il problema è la strategia che viene adottata da Carmine De Lucia. Li elenchiamo per benino che sono tanti gli errori:
- Se ci si lamenta che i consigli comunali sono pochi pare curioso che proprio si attende il consiglio comunale per aver risposta a questi quesiti che sono di certo importanti.
Poteva il consigliere infatti chiedere un Question Time oppure con un bel colpo di teatro e chiedere un consiglio comunale aperto. - Altro problema, se ci si lamenta che i consigli comunali sono pochi e quindi c’è pure poca possibilità che vengano svolti che senso ha chiedere la risposta scritta e orale nelle interrogazioni? Infatti da regolamento la risposta scritta prevede un tempo minimo di 30 giorni prima di ricevere risposta e siccome le interrogazione sono state protocollate il 10.11.2017 il consigliere non potrà avere risposta prima dell’Immacolata. Se Invece si fosse limitato alla richiesta di risposta orale, avrebbe avuto risposta al primo consiglio comunale utile.
- Troppe interrogazioni. In base all’art.16 comma 7 del regolamento ogni gruppo può presentare due interrogazioni per volta, avendo il consigliere presentate ben 5, rischia di non ricevere pronta risposta su alcuni di essi e lasciando alla maggioranza la facoltà di scegliere su quali interrogazione rispondere.
- Sempre sulla convocazione del consiglio comunale De Lucia potrebbe imporre la convocazione, infatti bastano 1/5 dei consiglieri, cioè l’opposizione e manco tutta, per richiedere la convocazione e far sì che il presidente del consiglio comunale entro 20 giorni la stabilisca. Inoltre in questo modo l’opposizione può anche imporre il proprio ordine del giorno (art.22 comma 8 del regolamento). Una risposta al quesito potrebbe essere: va bene noi maggioranza siamo in difetto, ma pure voi dell’opposizione che ne avevate la possibilità. 1-1 palla al centro.
- Probabilmente il prossimo consiglio comunale sarà a seduta ordinaria e si parlerà di bilancio preventivo, in questi casi, se ben interpretiamo l’art.14 comma 4 del regolamento, le interrogazioni devono tenersi in seduta distinta da questi argomenti. Quindi visto l’andazzo rischia De Lucia di ascoltare la risposta ai suoi quesiti nel 2018!
Insomma si poteva far meglio.
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