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ITALIA CORONAVIRUS: IL FALLIMENTO DEL FEDERALISMO

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E’ chiaro che la settimana appena trascorsa vada dedicata al Coronavirus, chiaramente visti i temi di questo blog, alle sue implicazioni politiche.

 

Un fatto sicuro è che in termini di emergenza la sanità divisa per 20 regioni non funziona. Anzi è addirittura controproducente. Fortunatamente questo virus non è così letale come si temeva agli inizi, ma se lo fosse stato, la burocrazia prima e il continuo sentirsi in campagna elettorale dei presidenti di regione poi ci avrebbe ammazzato tutti!

Infatti, non si capisce il senso da parte delle istituzioni di livello regionale e comunale di chiudere le scuole e allo stesso tempo tenere i centri commerciali aperti, oppure gli stadi, in alcuni casi, un controsenso dovuto a rassicurare la popolazione psicologicamente, ma da un punto di vista di contrasto alla diffusione del virus non ha il minimo senso.

Mettiamoci poi -come detto- il senso del ridicolo dei presidenti di regione, ogni riferimento al residente della regione Lombardia non è casuale. Il nostro “eroe” si mette una mascherina sul volto e predica la normalità commettendo una serie di errori di comunicazioni assurdi, da principianti. La mascherina infatti non protegge dal virus, ma allo stesso tempo porta i cittadini a ritenerla invece idonea, se la tiene il presidente della regione Lombardia ci sarà un motivo!? Con conseguente assalto alle mascherine che porta alla drastica diminuzione tanto che l’Italia deve chiedere all’Unione Europea l’approvvigionamento, in pratica gli ospedali sono rimasti senza.

Il punto è che il presidente Fontana dal suo punto di vista ha agito correttamente spettacolarizzando la cosa. Infatti, i governatori vengono eletti in base al grado di spettacolarizzazione della campagna elettorale e non certo per un programma fattibile e ben illustrato ai cittadini, che si trovano costretti più che ad eleggere il migliore dei candidati, il migior show.

Ci è stato raccontato come il federalismo, il decentramento, fosse la soluzione di ogni male, ma proprio questa “emergenza” ci ha mostrato come sia un errore clamoroso, invece è proprio il centralismo è una esigenza non demendabile! Ci vuole non l’uomo solo al comando di mussoliniana memoria, che magari fa più danni, ma ci vuole un governo solo al comando, che si prendano decisioni che siano valide su tutto il territorio nazionale e le regioni ed i comuni abbiano la funzione di applicare puntualmente le varie disposizioni sul territorio.

Purtroppo il legislatore tutto teso al “mi piace” e poco propenso a creare un sistema funzionante e propone modifiche Costituzionali senza alcun criterio logico, ma invece spinto da pulsioni di carattere emozionale. 

Questo è il momento storico e non è un gran momento.


 

 

 

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