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ANCORA SULLE CAVE: COSA NON CI E’ PIACIUTO DEL POST DI ALFONSO PISCITELLI.

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Ritorniamo sul discorso delle cave o meglio della legge regionale che proroga le trivellazioni e sul post apparso sulla pagina facebook del consigliere regionale e “cittadino” di Arienzo, Alfonso Piscitelli.

A scanso di equivoci lo diciamo subito, non ci è piaciuto il voto a favore delle trivellazioni, non ci è per nulla piaciuto questo post nei tratti minaccioso.

Il bello di quel post è che Piscitelli si fa la domanda e la risposta, come ad esempio quando dice che la provincia di Caserta non poteva essere esclusa dal piano di programmazione perché sarebbe atto incostituzionale. Veramente qua nessuno ha detto che Caserta andava esclusa, qua stiamo dicendo che questo territorio è stato stuprato abbastanza, vi sono 442 cave di cui 370 risultano abusive, forse il consigliere regionale non lo sa questo, quindi sarebbe stato opportuno prevedere qualcosa sia per le cave abusive, che poi diventano in molti casi discariche, spesso della camorra, e ci saremmo aspettati come atto di buona volontà la chiusura e riqualificazione di alcune di queste cave.

Nulla di tutto questo.

Piscitelli poi evidentemente in difficoltà su questo punto scrive che in pratica non ci saranno nuove cave e le attività di quelle esistenti andranno dichiarate chiuse entro il 30 giugno 2019. Che sarà mai allora? Si tratta solo di un paio d’anni!

Piscitelli dice una mezza verità o una mezza bugia a seconda di come la si vuole intendere.

Quello che ha scritto vale solo per le cave nei pressi del nascente policlinico. Tutte le altre invece dovevano essere sfruttate per 5 anni con altri 3 anni in proroga, ora con questa legge si prorogheranno i tempi con altri 5+3, cavando anche in aree di crisi. In pratica caro Piscitelli in certe aree forse le trivellazioni si fermeranno solo nel 2033! Notizia non nostra ma della Confesercenti Caserta, di Legambiente del presidente della commissione Ambiente Oliviero che ci risulta sia in maggioranza e non è certo la sua un’argomentazione contraria a prescindere quindi.

Tra l’altro pare sia stata eliminata dal programma attività estrattive la frase della graduale dismissione da eseguire.

Passiamo poi alle minacce nel post di Piscitelli: “Senza polemiche ma con chiarezza, invito chiunque ad evitare di diffondere false notizie sul mio operato, per evitare di risponderne nelle sedi giudiziarie.”

Chi? Cosa? Quando?

Chi ha diffuso notizie false, un’accusa molto grave, a chi si sta riferendo? Agli organi di informazione? A quali? Ma poi quali false notizie sul suo operato? Non ha forse votato a favore? 

il consigliere regionale parla pure di Cervino dove si è creato -a suo dire- scompiglio: “dove è stato riportato che proprio io, che ho combattuto da Sindaco la cava a Durazzano, volessi ora farla aprire, che la verità è un’altra.”

Chi ha detto questo? In quale occasione? Che tipo di scompiglio si è creato?

Non sappiamo da dove siano uscite queste voci.

Noi in verità abbiamo riportato una risposta del sindaco di Cervino –Giovanni De Lucia– a una nostra specifica domanda ovvero cosa pensasse della legge sulle cave, se poi il sindaco abbia definito la legge una fesseria e chiamato in causa proprio il consigliere regionale non può essere colpa nostra. Anzi il sindaco di Cervino rispondendoci si è stupito di questo voto favorevole del consigliere Piscitelli ricordando proprio la battaglia fatta contro la cava di Durazzano. Ovviamente noi sottoscriviamo in toto la risposta che il sindaco De Lucia ci ha dato.

Quindi se quel passaggio su Cervino si riferisce a noi lo dica chiaramente e comunque rispendiamo al mittente.

Tra l’altro ci pare che pure ad Arienzo vi siano preoccupazioni in merito, curioso che il consigliere regionale che è “cittadino” proprio di quel comune non abbia colto lo scompiglio nella sua terra.


 

 

 

 

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