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IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA SU INTERNET

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Questo è un articolo un po’ diverso dal solito, ma riteniamo fondamentale visto che ci ha coinvolti in una discussione con un Senatore della Repubblica, che tra l’altro ci ha pure “bannato”. La controversia è sorta sulla bontà o meno delle vaccinazioni.

Lungi da noi in questo momento elaborare un “pippone” sulla bontà e necessità delle vaccinazioni obbligatorie in quanto un dato di fatto e i dati di fatto non si spiegano si acquisiscono. Chi la pensa diversamente è libero di farlo, ma entra nella categoria degli idioti, ad esempio, non possiamo spiegare a questi individui che la Terra è tonda, o che la stessa gira intorno al Sole, oggi nel 2015, questi sono dati acquisiti, chi pensa il contrario è libero, ma è un idiota.

Il problema è  sempre lo stesso da una decina di anni a questa parte, ovvero le fonti da dove si acquisisce la conoscenza.

Una di queste fonti è la scuola, gli insegnanti oltre ad essere dei giudicatori tramandano il sapere di generazione in generazione, un sapere che spesso va a collidere con la propria percezione personale del mondo, ecco perché il ruolo della scuola è fondamentale. Facciamo un esempio: con i nostri sensi percepiamo che il Sole si sposti e noi siamo fermi, infatti lo vediamo sorgere a Est e tramontare a Ovest, anche la Luna sappiamo che sorge e tramonta, se non vi fosse la scuola, crederemmo in questo errore, ma noi sappiamo che il Sole è fermo ed è la Terra a girarci attorno, mentre la Luna gira anche attorno alla Terra.

La scuola invero non va a caso, ma recepisce i dettami degli astronomi, così in economia quelli degli economisti, in storia quelli degli storici ecc.

Ovviamente vi sono anche delle tesi discordanti in merito, quindi la scuola deve recepire ciò che la maggioranza degli studiosi in quel campo concorda, ad esempio se una corrente di storici asserisce che la “scoperta” delle Americhe è avvenuta nel 1492 ad opera di Cristoforo Colombo, e c’è invece chi sostiene sia avvenuta da un napoletano nel 1392, a quale bisogna dar credito? Alla tesi degli storici in maggioranza: la prima vedrà il 99% degli storici concordi e a quella bisogna far affidamento. La storia così come ogni altra materia del sapere è sempre in evoluzione, infatti potrebbe spuntar fuori un documento, sempre ragionando per assurdo, che confermi la tesi della scoperta dell’Americhe ad opera di un napoletano, ebbene se il documento è valido saranno gli stessi storici della prima a modificare la propria tesi a favore delle seconde, i libri di storia verranno riscritti, e la scuola aggiornerà il sapere da divulgare. Questo è l’iter! Tutti quelli che sostengono chissà quali complotti sono dei falliti nel loro campo, che non riescono ad imporre le proprie idee, insomma il classico caso della volpe e l’uva.

Internet è un meraviglioso contenitore in cui ciascuno può attingere in maniera immediata numerosi dati e aumentare il proprio sapere, ma il problema è che purtroppo si trova anche tanta spazzatura, e quindi invece di progredire si rischia di regredire. La soluzione è però incredibilmente semplice ovvero affidarsi a chi ne sa più di noi, quindi se voglio conoscere la storia del ‘700 napoletano ci affideremo a siti storici o enciclopedici sicuri, come ad esempio www.treccani.it , infondo prima del personal computer e internet si consultavano proprio le enciclopedie cartacee.

L’alterco che abbiamo avuto con il Senatore si è acuito sul fatto che il parlamentare abbia pubblicato una notizia scientifica a sostegno della sua tesi da Wikipedia!

Wikipedia è uno strumento importantissimo di divulgazione del sapere, ma ha un difetto molto grosso e a quanto pare insuperabile: ci possono scrivere cani e porci!

Chiunque senza alcuna competenza può modificare una voce a proprio piacimento. Provate a cliccare sulla pagina Wikipedia inglese di Santa Maria a Vico https://en.wikipedia.org/wiki/Santa_Maria_a_Vico e troverete una nostra simpatica aggiunta. (che ovviamente cancelleremo tra sette giorni).

Wikipedia dovrebbe stuzzicare la voglia di conoscere e approfondire un determinato argomento ma non può essere la base solida su cui poggiare le proprie convinzioni.

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