Ordinanza contingibile e urgente adottata dal sindaco del comune di Santa Maria a Vico Andrea Pirozzi per salvaguardare la salute dei cittadini è stata presa qualche giorno fa. In pratica l’ordinanza riguarda i rifiuti.
Ora proveremo a fare una specie di riassunto delle puntate precedenti, per una questione di brevità, salteremo a piè pari alcuni passaggi, ma se la cosa vi appassiona potete trovare l’ordinanza all’albo pretorio.
Dunque correva l’anno 2014 siamo in Febbraio quando il comune di Santa Maria a Vico stipula con l’azienda Buttol srl un contratto per la raccolta della monnezza.
Nel 2016 la giunta comunale approva il “progetto del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani e rifiuti assimilabili da avviare a smaltimento/recupero, raccolta differenziata e di ulteriori servizi accessori per la tutela dell’ambiente anno 2016-2020”.
Quindi nel Luglio del 2016 si apre una gara per tutto l’ambaradan sopra descritto, ma per un errore, comincia tutta una tarantella tra la commissione di gara, la Stazione Unica Appaltante e il comune. Alla fine -siamo in Ottobre 2016- si annulla tutto in autotutela e se ne fa un’altra.
Si ricomincia tutto l’iter, a Dicembre del 2016 vengono presentate 5 offerte.
Da qui in poi tutto rallenta, tanto che a Febbraio 2017 il Sindaco Pirozzi chiede ufficialmente alla SUA di darsi una mossa.
A Marzo 2017 la SUA chiede al Responsabile Unico del Procedimento di verificare, in quanto il primo classificato ha riportato una offerta anormalmente bassa. Il RUP in pratica nello stesso giorno chiede appunto alla ditta di giustificare quell’offerta e dà 15 giorni di tempo, quindi scadenza 17 Marzo 2017.
Proprio il 17 Marzo arriva in comune il plico con la giustificazione dell’offerta e il tutto verrà valutato tra il 20 e 24 Marzo. Ci siamo quasi ad affidare questa gara, ma sfortuna vuole che il presidente della commissione – arch. Sposito– decida di dimettersi.
Comunque finalmente la gara ha il suo vincitore siamo a fine Maggio 2017 e ad aggiudicarsela e la società per azioni Consorzio Sinergie con sede in Pagani (sa).
Nel frattempo in tutto questo è la Buttol a occuparsi della raccolta e sarà così fino al 01.07.2017 quando poi subentrerà la Consorzio Sinergie spa.
E invece no!
La Buttol si mette di traverso. In pratica prima ritarda il passaggio di cantiere e poi fa un bel ricorso al TAR Campania con tanto di sospensione cautelare del Decreto di Aggiudicazione.
Un bel pasticcio anche perché in questo modo non si sa chi deve fare la raccolta con il pericolo che i rifiuti si accumulino per strada divenendo un’emergenza per la salute pubblica.
E qui che il sindaco fa una cosa logica e una illogica.
La cosa logica e intervenire appunto con tale ordinanza per la tutela della salute pubblica.
La cosa illogica è affidare la raccolta alla stessa ditta Buttol. Ma perché?
Insomma ci so voluti tre anni circa per chiudere sta gara, questa ditta mette i bastoni tra le ruote e invece di mandarla via e far cominciare a lavorare la ditta che si è aggiudicata la gara si fa il contrario?
Per noi è incomprensibile.
La ditta Buttol poi non è che a Santa Maria a Vico stia facendo grandi cose. Ci spiace ricordarlo, ma proprio a dicembre 2016 il responsabile legale della Buttol ha subito delle perquisizioni in ambito all’inchiesta condotta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere coordinata da Maria Antonietta Troncone. Appunto poi uno dei filoni cui la procura sta lavorando riguarda proprio le proroghe per la raccolta dei rifiuti concesse alla ditta Buttol. Situazione spinosa che ha portato pure e a essere indagati sindaco e vice sindaco.
Quindi per tale ragione non comprendiamo perché far continuare a lavorare questa ditta e quindi a pagarla per il servizio reso. Quando appunto si poteva benissimo far lavorare la vincente della gara.
Non ci pare ci siano poi chissà quali ragioni burocratiche visto che in situazioni di potenziali emergenza il sindaco può fare un po’ come gli pare.
Attendiamo lumi, ovviamente siamo pronti a pubblicare qualsiasi notizia l’amministrazione vorrà farci pervenire.
Seguici pure su Facebook: https://www.facebook.com/pungiglioneblog/
“La cosa illogica è affidare la raccolta alla stessa ditta Buttol. Ma perché? Insomma ci so voluti tre anni circa per chiudere sta gara, questa ditta mette i bastoni tra le ruote e invece di mandarla via e far cominciare a lavorare la ditta che si è aggiudicata la gara si fa il contrario?”
La risposta è molto semplice. Generalmente l’ordinanza, soprattutto per un solo mese, come nel caso di specie, si fa per la prosecuzione del servizio e, quindi, alla ditta che già svolge il servizio. Questo per le seguenti ragioni:
– il servizio si configura come prosecuzione di un precedente contratto, già oggetto di gara, per il quale sono chiaramente definiti i diritti ed i doveri reciproci;
– il passaggio di cantiere, previsto dall’art. 6 del CCNL del Settore Igiene Urbana, è un’operazione non sempre semplice, soprattutto se in pochi giorni. Cambiare l’operatore avrebbe richiesto il passaggio dei lavoratori da una ditta all’altra e, qualora il giudice amministrativo accogliesse il ricorso della Buttol, rifare il passaggio di cantiere nella direzione opposta. Uno spreco di energie e tempo oltre che una complicazione evidente;
– la procedura di gara è sospesa per effetto del Decreto provvisorio di sospensione emesso dal TAR Campania – sede di Napoli, pertanto ogni decisione e/o atto consequenziale non può essere adottato onde non compromettere gli interessi del ricorrente. Tra l’altro l’udienza di merito è fissata per il 19 luglio prossimo.
Queste le ragioni che sottendono la scelta operata dal sindaco. Al di la del giudizio che ognuno può dare sulla qualità del servizio espletato dalla ditta Buttol.
Cordialmente
Valentino Ferrara